I dati emergono da un sondaggio condotto su 1.500 studenti delle scuole medie italiane dalla lega Antivivisezione (Lav), che chiede al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ”la piena attuazione dell’articolo 5 della legge 189/04 che prevede la possibilità di integrare i programmi didattici ai fini di una effettiva educazione degli alunni in materia di etologia comportamentale degli animali e del loro rispetto”.
Tra i ragazzi che hanno assistito a maltrattamenti, il 41% li ha visti compiere da estranei adulti, il 12,2% da familiari adulti e il 12,2% da conoscenti, il 3,7% da familiari bambini o adolescenti; il 3,1% da compagni di scuola e il 2,6% da amici. Ad essere coinvolti sono soprattutto gli animali domestici (43,5%), seguiti da randagi (19,3%), animali selvatici (14%) e animali da fattoria (8%).
Il 14,4% dei giovani ha dichiarato di aver maltrattato un animale almeno una volta. Si tratta del 19,1% dei maschi e del 9,7% delle femmine. Il 47,2% lo ha fatto una sola volta, il 5,3% un paio di volte, l’1,2% diverse volte e l’1,1% spesso. Tra le motivazioni la prima è il divertimento, seguita dalla noia, dall’averlo visto fare da amici o in tv, e dalla curiosità di vedere come soffre un’animale. L’età in cui hanno maltrattato animali (o nei casi in cui lo hanno fatto più volte, l’età in cui hanno iniziato) è cinque anni per il 13,4% del campione e sei anni per il 18,1%. Dai sette agli 11 anni il dato ruota intorno al 10%, per poi diminuire dai 12 ai 14 anni. (ANSA).
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