Categorie: Estero

Lavoratori del mondo unitevi: fate sesso nella pausa pranzo

Come si può combattere lo stress da lavoro? Facendo sesso, naturalmente. Soprattutto durante la sosta del pranzo.

Solo che l’idea non è di appassionati di film a luci rosse, ma di un consigliere del comune di Overtornea: un paese di 4.500 abitanti della tundra del nord della Svezia, un migliaio di chilometri a nord di Stoccolma, sul Circolo polare artico. Il problema è che si tratta di una località remota, che per buona metà dell’anno è isolata dalla notte, dal buio perenne, e dal gelo.

La domanda che si sono posti gli amministratori è stata: che fare per evitare che gli addetti comunali si deprimano nella noia?

La risposta, riportata dall’Ansa, è stata a dir poco originale: basta incentivarli a fare sesso, anche durante la pausa pranzo, con il triplice risultato di sostenere il morale dell’impiegato, di aumentarlo la produttività e, in ultima analisi, di incrementare le nascite.

Incentivi simili furono adottati sperimentalmente in Corea del Sud, insieme all’idea di spegnere le luci negli uffici una volta al mese alle 19, in anticipo di un’ora, per incoraggiare le coppie a ritrovarsi a casa e a moltiplicarsi. In Russia ogni anno da dieci anni il 12 settembre si celebra il “giorno del concepimento”.

 

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Per il consigliere svedese, Erik Muskos, non basta usare la pausa pranzo solo per consumare un pasto e riposarsi un po’. Meglio se si fa una sessione di allenamento in palestra, se si va in piscina, o ci si gode un massaggio. Ma meglio di tutto è fare sesso.

“Dobbiamo prenderci cura l’uno dell’altro”, ha detto alla Bbc Muskos, che ha presentato una proposta “seria e formale” all’esame del consiglio, perché deliberi di includere il sesso fra le “attività accettabili” durante la pausa pranzo per i 550 addetti comunali di Overtornea, incoraggiandoli ad andare a casa, curando le relazioni di coppia.

“Se con questo riusciamo a rendere i nostri rapporti migliori, ne sarà valsa la pena”.

Anche perché, ha fatto notare Muskos, la gente tende ad andare altrove, a spopolare i posti remoti e inospitali: “molti giovani lasciano il paese lo stesso giorno che finiscono la scuola”, ha continuato.

“La gente pensa che dovremmo parlarne” e, aggiunge, le uniche critiche alla sua proposta vengono da “impiegati” anziani” che trovano “imbarazzante” che si discuta e addirittura si legiferi su “ciò che avviene in camera da letto”.

Del resto, ricorda la Bbc, non è la prima proposta per incentivare i rapporti di coppia e tendere una mano ai tassi di natalità che in molti Paesi del mondo industrializzato sprofondano. 

Alessandro Giuliani

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