Succede all’Istituto scolastico Gonzaga di Palermo, dove i lavoratori ingiustamente licenziati del Cei, dal giorno 9 sono in presidiano ai cancelli dell’Istituto e dal 19 hanno iniziato ad effettuare lo sciopero della fame.
“Chiediamo solidarietà a voi genitori”, comincia così il testo del volantino. “Siamo i lavoratori licenziati dal Gonzaga dopo in media più di 20 anni di servizio di assistenza, pulizia, giardinaggio svolto con dedizione e professionalità. Paghiamo il prezzo di una logica aziendalistica finalizzata al risparmio. Ci licenziano in massa per risparmiare sul costo del lavoro, lasciando noi e le nostre famiglie senza la dignità di un’occupazione e senza la certezza di uno stipendio a fine mese. Sono questi i valori cristiani? Da oggi noi iniziamo lo sciopero della fame”.
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E intanto viene chiesto ai docenti in servizio del Gonzaga di sottoscrivere una trasformazione del proprio rapporto di lavoro in part-time con la riduzione del 5 per cento del salario e del tempo di lavoro, con relativa decurtazione di tutti gli altri istituti retributivi, sia diretti che indiretti.
Il Gonzaga fra l’altro avrebbe intenzione di perseguire la strada dell’esternalizzazione dei servizi con l’assunzione di parte del personale Ata attraverso una cooperativa.