Il Piano Garanzia Giovani prosegue il suo percorso: sono 179.439 i giovani che si sono registrati, 41.989 sono stati convocati dai servizi per il lavoro e 26.668 hanno già ricevuto il primo colloquio di orientamento; 10.369 le occasioni di lavoro, per un totale di posti disponibili pari a 15.165. I dati sono stati forniti dal ministero del Lavoro il 5 settembre.
Solo 40 giorni fa erano circa 138mila gli iscritti al Piano nazionale, avviato dal Governo Renzi all’inizio dello scorso mese di maggio.
La provenienza geografica (residenza) dei giovani mostra che la maggior parte di coloro che si sono registrati risiede in Sicilia con 31.879 unità, pari al 18% del totale, in Campania con il 14% (25.713 unità): due regioni dove, non a caso, imperversano disoccupazione giovanile e Neet. Segue il Lazio con il 7% (12.439 unità) di iscrizioni.
Il 53% delle registrazioni (94.405 unità) ha interessato uomini mentre quelle che hanno riguardato le donne sono state 85.034, pari al 47%.
In termini di età dei giovani, il 51% delle registrazioni, pari a 91.019 (50.748 uomini e 40.271 donne) ha interessato i giovani di età compresa tra i 19 e i 24 anni, mentre sono state 74.433, pari al 41%, quelle che hanno interessato giovani dai 25 ai 29 anni (35.021 uomini e 39.412 donne) e 13.987, pari all’8%, i giovani dai 15 ai 18 anni (8.636 uomini e 5.351 donne).
Quanto ai titolo di studio, i giovani registrati sono così suddivisi: il 21% ha conseguito una laurea, il 56% risulta essere diplomato, infine il rimanente 23% risulta avere un titolo di studio di terza media o inferiore.
Per tre giovani su quattro alla ricerca di un’occupazione, quindi, non basta un titolo di studio intermedio o “alto”. E questo dato è davvero scoraggiante.