Dal mercato del lavoro sale la richiesta di professionisti della grafica e della comunicazione. Con le scuole superiori che si adeguano, attivando offerte formative ad hoc.
La novità trova origine nelle richieste che provengono dal mondo occupazionale: scorrendo gli ultimi dati Excelsior Unioncamere del Lazio, una delle regioni “tipo” – perché per occupazione giovanile si colloca a metà tra quelle più floride del Nord-Est e quelle più in difficoltà del Sud -, si scopre infatti che tra le competenze richieste dalle imprese ai laureati e diplomati del 2016 vi sono proprio quelle comunicative: “la capacità di lavorare in gruppo e la capacità comunicativa, sono indicate come ‘molto importanti’ per oltre la metà delle assunzioni programmate”, spiegano i ricercatori di Unioncamera.
La tendenza è stata confermata da un studio transnazionale di Page Personell, che ha riassunto le otto professioni più richieste nel 2016 (come rilevato da Panorama): ebbene, al primo posto, per candidati più ambiti dalle aziende, spiccano gli esperti di comunicazione on line, tecniche di visibilità dell’impresa, del web e con doti organizzative.
Anche gli istituti superiori si sono accorti di questa tendenza di mercato, in particolare gli istituti tecnici da cui escono giovani che ad un anno dal titolo trovano un’occupazione. Con diverse scuole che nell’ultimo periodo hanno deciso di attivare il nuovo percorso dell’Istituto tecnico tecnologico per la Grafica e Comunicazione: si tratta di un percorso introdotto assieme ad altri istituti tecnici innovativi, attraverso l’ultima riforma della scuola secondaria approvata durante l’ultimo Governo Berlusconi, proprio per formare giovani periti con competenze specifiche fra le più richieste dal mondo lavorativo.
Quello di Grafica e Comunicazione è un profilo, ha scritto il ministero dell’Istruzione, che “ha competenze specifiche nel campo della comunicazione interpersonale e di massa, con particolare riferimento all’uso delle tecnologie per produrla”.
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Il diplomato in “Grafica e Comunicazione”, prosegue il ministero dell’Istruzione, consegue i risultati di apprendimento che, oltre alla produzione di stampati tradizionali, prevede di “progettare e realizzare prodotti di comunicazione fruibili attraverso differenti canali”.
Quindi, il diplomato in questo settore dovrà essere in grado di realizzare prodotti di carattere moderno (“multimediali”) e di “progettare, realizzare e pubblicare contenuti per il web, gestire progetti e processi secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza, analizzare e monitorare le esigenze del mercato”.
Scorrendo le delibere sul dimensionamento del prossimo anno scolastico, approvate sul finire del 2016 e pubblicate in questi giorni, abbiamo conferme sull’interesse crescente per questo profilo.
A Roma, ad esempio, dove l’incontro finale in Regione era stato caratterizzato da una coda polemica dell’Anp per via della consegna del parere dell’assessorato comunale grillino fuori tempo massimo, apprendiamo dalla Giunta regionale che il piano si è realizzato con il preciso obiettivo “di garantire a tutti gli studenti un ulteriore incremento dell’offerta formativa nel Lazio anche a partire dalle caratteristiche e dalle specificità dei territori”, attraverso “un confronto continuo e costruttivo con enti locali, Ufficio Scolastico Regionale, sindacati, istituzioni scolastiche, comitati di studenti e famiglie”.
Tra le principali novità previste per il comune di Roma, al termine di questo confronto trasversale di istituzioni, l’indirizzo Grafica e Comunicazione viene attivato dal prossimo anno scolastico (con le iscrizioni che partiranno nei prossimi giorni) dall’istituto superiore Confalonieri – De Chirico (via De Mattias) e dall’Itis Galilei.
I quali, si aggiungono ad altri tre istituti capitolini, anche loro promotori nell’ultimo biennio del nuovo promettente percorso formativo.
Decisiva, riteniamo, sarà a questo punto la capacità delle scuole (romane e non) di formare gli studenti al meglio, coinvolgendo (come previsto dai commi 33-44 della Legge 107/15 che valorizzano l’alternanza scuola-lavoro in tutti gli istituti superiori italiani) un adeguato numero di aziende partner e strutture accademiche di adeguato livello. Tutte operanti nel settore della Grafica e della Comunicazione.