I professionisti in Italia sono lieve aumento, grazie alla spinta del Meridione. Mentre al Nord, le partite Iva sono in picchiata: lo dice l’Associazione nazionale dei consulenti tributari.
L’ Ancot ha presentato i dati – relativi alle dichiarazione dei redditi nel 2014 – il 3 ottobre, in occasione del ‘Meeting delle professioni’.
Ebbene, lo scorso anno i professionisti titolari di partita Iva che hanno compilato la dichiarazione sono stati “950.585 mentre il precedente anno erano 950.191, con un aumento che in tutta Italia pari a 394 unità”. Ma questo è il dato generale, mentre lo spaccato territoriale restituisce l’immagine, spiega l’Ancot, di un’Italia “divisa in due”. La categoria è infatti in crescita nel Centro Sud, soprattutto grazie agli incrementi rilevati in Sicilia (+616), Campania (+659), Puglia (+901) e Lazio (+1.127). In Italia settentrionale invece si perdono pezzi, dalla Lombardia (-1.125) all’Emilia Romagna (-725), passando per il Veneto (-519).
Secondo il presidente nazionale dell’Ancot, Arvedo Marinelli, si tratta di “una situazione che deve far riflettere le istituzioni che devono individuare delle iniziative finalizzate a tutelare l’attività svolta dai professionisti, soprattutto se giovani”.
Per Marinelli una delle maggiori difficoltà sta nei contributi versati, “troppo onerosi rispetto ad altre categorie, alla gestione separata dell’Inps”.
La novità sta nel fatto che al Nord gli oneri fiscali e previdenziali pesano evidentemente di più rispetto all’altra parte dell Stivale.
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