Questo è il senso dell’iniziativa che si è tenuta questa mattina nella casa di reclusione di Rebibbia, dove sono attualmente in stato di detenzione 270 persone, per le quali, grazie al progetto Chance, sono stati realizzati corsi di istruzione in collaborazione con la rete delle scuole del Lazio, in particolare i Ctp (Centri territoriali permanenti) e corsi di formazione professionale, che hanno coinvolto in totale, in tutta la Regione, circa 1.200 detenuti.
All’inaugurazione, preceduta da una visita delle aule informatiche ed ai laboratori, hanno partecipato – guidati dal Direttore del penitenziario, Stefano Ricca – l’Assessore all’Istruzione della Regione Lazio, Silvia Costa, l’Assessore alle Politiche della scuola della Provincia di Roma, Paola Rita Stella, la Presidente della Commissione istruzione del Consiglio regionale del Lazio, Anna Maria Massimi, il Garante dei diritti dei detenuti, Angiolo Marroni.
Le linee di azione del progetto Chance, che è stato finanziato dall’Assessorato regionale all’Istruzione e che si conclude a novembre, erano indirizzate in tre direzioni: in primo luogo oltre 40 studenti universitari presenti nel nuovo edificio di Rebibbia, in collaborazione con Ufficio del Garante e con l’Università Tor Vergata, hanno potuto effettuare importanti esperienze di teledidattica.
La seconda attività ha riguardato oltre 400 “studenti”, con attività integrative dell’azione dei Centri territoriali permanenti del Lazio e della sezione scolastica presso Rebibbia, coordinata da Tils, capofila del partenariato che ha vinto questa parte del bando.
La terza attività, guidata dall’ente Enaip in rete con soggetti formativi e cooperative già attive nelle carceri del Lazio, ha coinvolto 721 allievi in corsi professionalizzanti ed ha attivato 58 tirocini presso le imprese.
Sempre con i fondi di Chance sono stati attivati 14 laboratori informatici e attrezzato i laboratori di falegnameria e restauro.
Sempre con i fondi di Chance sono stati attivati 14 laboratori informatici e attrezzato i laboratori di falegnameria e restauro.
“E’ la prima volta – ha detto l’Assessore Silvia Costa – che la Regione effettua una ricognizione dei fabbisogni formativi e che promuove un’azione strategica in tutti i 14 istituti penitenziari del Lazio. Nella nuova programmazione del Fondo sociale europeo prevediamo ulteriori attività di formazione e di laboratorio. Con l’Assessorato regionale alla sicurezza intendiamo destinare anche fondi regionali di supporto soprattutto alle attività integrative della scuola, per i corsi di italiano per stranieri e per le attività artistiche ed espressive. Sulla base della verifica del progetto e di un confronto con tutti gli attori coinvolti, intendiamo dar vita a una programmazione pluriennale che dia seguito al concreto impegno fin qui realizzato dal nostro Assessorato. Desidero anche garantire ordinativi da parte dell’Amministrazione regionale dei prodotti realizzati nei laboratori (ad esempio infissi nelle residenze universitarie e nelle scuole, nonché impegnare l’Agenzia regionale Filas per un efficace raccordo per il reinserimento lavorativo dei detenuti con il sistema delle imprese regionale.”
“L’istruzione è un diritto inalienabile – ha detto l’Assessore provinciale Paola Rita Stella – che va garantito a tutti i cittadini e si coniuga con la finalità principale della pena, di rieducare chi ha commesso reati. Istruzione e attività formative possono permettere di acquisire le necessarie competenze e di guardare con fiducia ad un futuro diverso.”