In attesa dei dati del monitoraggio settimanale dell’ISS e del Ministero della salute, la Regione Lazio si preara a rientrare in zona gialla, secondo le aspettative dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. Ma il Ministro della salute Speranza nelle ultime ore non si è mostrato d’accordo. Sarebbe una questione di interpretazioe dei dati e delle norme del Dpcm, secondo Repubblica.
Pare infatti che il Ministro della Salute intenda i 14 giorni necessari per passare di zona, a partire dal momento in cui l’Rt scende sotto l’1; mentre l’assessore D’Amato sostiene che i 14 giorni vadano contati a partire dall’inizio della zona arancione. Ecco il dubbio che lascia soprattutto i ristoratori della Regione in attesa di sapere cosa fare, dato che un’eventuale zona gialla permetterebbe loro di riaprire, mentre in zona arancione dovrebbero limitarsi all’asporto.
Ecco l’estratto del Dpcm che crea le diverse vedute: “Fermo restando che la permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione.”
Una questione che dovrebbe trovare soluzione nel corso della giornata di oggi.
E la scuola? Per lei niente cambia, nel senso che sia in zona gialla che in zona arancione le scuole dell’infanzia e del primo ciclo possono mantenere la didattica in presenza al 100%, salvo restrizioni che la stessa regione dovesse imporre con ordinanza, mentre gli alunni delle superiori possono rientrare in classe al 50%, con una progressione verso il 75%. Perlatro, nella regione Lazio gli alunni delle superiori sono in classe già dal 18 gennaio e dunque queste scuole possono muoversi verso una percentuale maggiore di didattica in presenza, nel rispetto dei dati epidemiologici.
Complessivamente, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle aree gialla, arancione e rossa è la seguente, a partire dal 24 gennaio:
area gialla: Campania, Basilicata, Molise, Provincia autonoma di Trento, Toscana;
area arancione: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Valle d’Aosta;
area rossa: Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia.
Ma l’Italia si appresta diventare più gialla, come riferiamo in questo articolo.
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