Alla Associazione Insegnanti in movimento le 148mila assunzioni promesse dal Governo Renzi non piacciono molto e lo spiegano in un lungo documento in cui, in estrema sintesi, si sottolinea un rischio importante: se non ci sarà più distinzione fra organico di diritto e organico di fatto e se entro settembre 2015 il Ministero dovesse procedere davvero con le immissioni in ruolo su tutti i posti disponibili, le possibilità di trasferimento per i docenti già in servizio si ridurrebbero drasticamente.
In realtà gli “Insegnanti in movimento” si dicono preoccupati, in quanto nel documento “Buona Scuola”, laddove si parla delle assunzioni, si dice anche che si prevede l’attuazione di un “minimo di mobilità da organico su cattedra a organico funzionale, da parte dei docenti di ruolo attualmente in servizio”.
“La Pubblica Amministrazione – sostiene l’Associazione – dovrebbe al contrario attenersi al principio del ‘previo esperimento delle procedure di mobilità’ che privilegia l’acquisizione di risorse umane tramite la mobilità rispetto alle ordinarie misure di reclutamento così come espressamente enunciato nella circolare n. 4/2008 del Dipartimento della Funzione Pubblica”.
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Il problema maggiore – afferma ancora l’Associazione – riguarda i docenti residenti al sud che stanno lavorando in regioni del nord e che cercano di ricongiungersi con i propri familiari che stanno al Sud.
E allora ecco una proposta concreta: “Considerato che alla data del 31/08/2014 in molte regioni d’Italia (in particolare la Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Puglia, Basilicata) l’organico di diritto è pressoché esaurito in quanto tutti i posti sono stati già coperti in occasioni delle recenti immissioni in ruolo, chiediamo che la trasformazione dei 140.000 posti da organico di fatto a organico di diritto e la costituzione dell’organico funzionale vengano effettuate entro il 28/02/2015, data utile per le operazioni di mobilità”.
A ben vedere, però, per il 2015/2016 il problema dovrebbe essere più teorico che pratico, in quanto le assunzioni verranno fatte certamente nelle ultime settimane di agosto e quindi dopo tutte le operazioni di mobilità.
Certo è che a partire dal 2016/2017 ci saranno non pochi problemi per trasferirsi da una scuola all’altra: per spostarsi di sede bisognerà confidare nello spostamento di altri docenti, perché se il piano di assunzioni andrà in porto i posti vacanti saranno davvero pochi.
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