Ad oggi le aule 3.0 in Italia sono 326 mila, distribuite su 33 mila plessi scolastici. Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione il 70% di queste è connessa internet, il 41,9% è dotata di lavagna multimediale e il 6,1% delle classi hanno un proiettore interattivo.
A questi si aggiungono i 65.650 laboratori, con circa 7,8 per istituto, “ambienti che vengano associati all’innovazione e alla creatività digitale nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado, e che aggiornino la dimensione professionalizzante e caratterizzante delle scuole superiori in chiave digitale”. Gli arredi che costituiscono la classe 3.0 sono:
Le aule 3.0 risiedono anche nelle scuole dell’Infanzia, infatti, anche le Indicazioni per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’Istruzione precisano che: «La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. (…) L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità».
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