Leggo con interesse un articolo in merito ad alcune dichiarazioni espresse, qualche giorno fa, dal ministro Giuseppe Valditara, il quale afferma che il mondo del lavoro, le aziende, sono in cerca di manodopera specializzata ma non riescono a trovarla, in quanto i giovani non sono stati formati e preparati in modo adeguato. Come se non bastasse, nell’articolo si legge: la scuola si attrezzi.
Inoltre si accenna a talenti e competenze, lotta alla dispersione scolastica, docente tutor, docente orientatore, superiori 4+2, innovazione e ricerca, intelligenza artificiale, puntare non sulla quantità ma sulla qualità, manager, imprenditori che possano insegnare nella scuola, insomma a parole: Tanta veramente tanta roba!
E si perché mentre in pompa magna si insite su tutta la linea, nel portare avanti tantissime iniziative che dovrebbero essere una manna, la rivoluzione scolastica, nella realtà dei fatti non è così.
Istituti che dovrebbero preparare i ragazzi al mondo del lavoro insegnando loro a realizzare impianti elettrici sia civili che industriali, di automazione, ma poi nei laboratori mancano i cavi per far fare le esercitazioni tecno pratiche! Assurdo! E cosi la mancanza di attrezzature varie, del materiale di consumo, non permette di trasmetter competenze importanti per chi un domani si affaccerà nel mondo del lavoro.
Semplicemente nella scuola: Manca di tutto!
Si trovano i soldi per comprare i visori VR, inutili per la didattica, ma non si trovano i soldi per preparare i giovani al lavoro vero e concreto, si trovano soldi per fare progetti di ogni tipo ma ben lontani dalle materie di indirizzo.
Nell’articolo inoltre in una sua dichiarazione, il Ministro afferma: “non si trovano i profili specialistici, e questo è un insulto agli studenti“.
Semmai è un insulto alla scuola che non è attrezzata per formarli adeguatamente, gli studenti semplicemente si adattano a quello che la scuola gli offre.
La scuola è stata completamente snaturata, sta diventando un centro ricreativo!!
Vengono menzionati i talenti ma va ricordato che sono quelli che scappano all’estero perché l’Italia non offre loro compensi e trattamenti adeguati ai livelli di preparazione. I talenti, sono quelli che a scuola vorrebbero fare di più ma non essendo attrezzati si annoiano.
La scuola dovrebbe far spiccare il volo ai ragazzi non tarpargli le ali.
Per combatter la dispersione scolastica bisognerebbe attrezzare le scuole a dovere con tecnologie veramente utili e incuriosire i ragazzi all’uso delle stesse. Ma così com’è oggi, la scuola, annoia.
E come se non bastasse si parla di imprenditori, manager che andranno a fare lezione nelle scuole?!? Ma come!? Ma cosa? Noi docenti dobbiamo fare i concorsi per poter insegnare in quanto dobbiamo essere preparati, competenti ecc. ecc. e persone esterne alla scuola entrano nella stessa cosi come nulla fosse? Se si con quali titoli!? Chi vigilerà sulle loro competenze, sulla loro preparazione? Sui loro metodi di insegnamento?
Si vuole migliorare la scuola? Si cominci con attrezzare la stessa comprando quello che manca, poi tutto il resto ma in modo logico e sensato.
In un contesto dove si dedicano sempre meno ore alla didattica vera e concreta, perché gli allievi sono spesso chiamati a partecipare a progetti vari, che li tengono fuori dalle classi, dai laboratori, progetti che non trasmettono nessuna competenza, diviene normale che non si riesca a formare figure specializzate.
Fabio Gangemi
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