Attualità

Le biblioteche scolastiche vanno salvate e non trasformate in semplici aule

Le biblioteche scolastiche vanno salvate e anzi valorizzate: l’appello arriva dalla Associazione Forum del Libro, preoccupata del fatto che, in questa fase, le scuole possano decidere di trasformare le biblioteche in normali aule scolastiche per la necessità di disporre di altri spazi.
“Oggi – sostiene l’Associazione – le biblioteche scolastiche sono a forte rischio, perché può venire in mente a molti di smantellare la biblioteca scolastica trasformandola in un’aula destinata alla didattica tradizionale. Gli spazi delle biblioteche scolastiche naturalmente possono e devono essere usati come spazi utili anche nella situazione non facile che le scuole dovranno affrontare a settembre; ma devono essere usati in maniera coerente con la loro funzione: spazi moderni e accoglienti per l’approfondimento degli interessi, l’alfabetizzazione informativa, i lavori di progetto, i gruppi di lettura, l’integrazione di fonti informative tradizionali e di rete”.

Usarli invece come aula di classe – sottolinea l’Associazione – vanificherebbe gli investimenti che in questi anni sono stati fatti dalle scuole stesse e dal Ministero, attraverso azioni e progetti condotti nel tempo.
L’Associazione si richiama anche al Manifesto Ifla/Unesco: “È dimostrato che, quando bibliotecari e insegnanti lavorano insieme, gli studenti raggiungono livelli più alti di alfabetismo, nella lettura, nell’apprendimento, nella capacità di risolvere problemi e nelle abilità relative alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.”

“La biblioteca scolastica – conclude il Forum del Libro – merita di essere difesa, sostenuta e rafforzata proprio nell’attuale situazione di crisi e di trasformazione della scuola italiana oggi, alla vigilia della riapertura di settembre. Non a caso, come mostra il rilevamento fatto dal Coordinamento nazionale delle reti di biblioteche scolastiche, già nella fase di emergenza fra marzo e giugno le biblioteche scolastiche funzionanti hanno contribuito in maniera decisiva alla qualità del lavoro a distanza: curando il prestito digitale di libri, giornali e riviste, collaborando al prestito dei dispositivi informatici e alla formazione al loro uso, organizzando incontri on-line capaci di allargare l’offerta didattica strettamente disciplinare”.

Reginaldo Palermo

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