Composto da tre docenti, da due genitori, uno studente nella scuola superiore; da un esterno nominato dall’Usr, è guidato dal dirigente scolastico che mescola e dà le carte.
Ma su questo del tutto nuovo istituto, com’era prevedibile, non c’è unanimità di intenti, anzi, sembra si stia aprendo una battaglia per il suo soffocamento, benchè le truppe contrarie, il sindacato, non paiono vittoriose.
Infatti i sindacati di base hanno chiesto ai propri iscritti di boicottare l’organismo che valuterà il servizio dei docenti neoassunti e che stilerà i criteri per la ripartizione del fondo per il merito ai prof previsto dalla riforma. A loro si sono aggiunti drappelli sparpagliati di comitati locali di insegnanti che intenderebbero guerrigliare senza esclusioni di colpi.
Tuttavia sembra pure che la maggior parte delle scuole stiano già mettendo in atto, seppure con fatica, i componenti del comitato di valutazione previsto, per stupefacente stupefazione di Matteo Renzi, dalla Buona scuola.
Ma sembra pure che le candidature per la formazione di questo organismo siano state molto poche e molti sarebbero i docenti pronti a boicottarli, mentre in tante altre scuole sarebbero andate del tutto deserte. Intanto, per chiarire i mille dubbi di capi d’istituto e docenti, il ministero ha pubblicato già le prime faq.
Armi spuntate le faq, perché il dubbio maggiore sta nell’avere affidato la credibilità e la professionalità dei docenti perfino agli alunni e ai loro genitori che, se si volessero segare un solo piccolo corno, potranno bene votare col pollice verso: tanto per dare anche loro una lezione a un prof: così impara!