Per quanto riguarda la composizione delle cattedre orario esterne, a partire dal 2017/2018, saranno costituite su scuole dello stesso ambito.
La stessa regola era stata chiesta agli uffici scolastici provinciali anche per l’anno scolastico 2016/2017, ma poi, da nostre verifiche effettuate, abbiamo saputo che non sempre le cattedre orario esterne sono state composte tra scuole dello stesso ambito. Uno dei casi a noi più noti, è quello capitato al nostro Fabio Guarna, che ha avuto assegnata una cattedra orario esterna tra il comune di Taormina che si trova in un ambito e quello di Messina che invece si trova su un altro.
Quest’anno l’amministrazione ha già comunicato, con una circolare interna di metà dicembre, senza averne preventivamente informato la parte sindacale, agli uffici scolastici come ridefinire le “prossimità” tra scuole dello stesso ambito e con la precisazione, che verrà evidenziata nella prossima circolare sugli organici 2017/2018, che le future “cattedre orario esterne ” dovranno essere costituite sulla base delle suddette prossimità ed esclusivamente tra scuole dello stesso ambito. Ovviamente, come è sempre stato, la costituzione di cattedre tra scuole dello stesso comune è prioritaria, per la questione della prossimità, rispetto alle cattedre orario esterne composte tra comuni diversi, ma sempre tra scuole collocate nello stesso ambito territoriale. Il fatto che le cattedre orario esterne devono essere composte tra scuole dello stesso ambito, ne consegue pure che nelle scuole degli ambiti sub comunali, delle città metropolitane, non esisteranno più cattedre orario tra comuni diversi.
Nella prossima mobilità, per effetto del cambiamento delle cattedre orario esterne, si sta studiando la possibilità di avere solo due opzioni, ovvero quella della cattedra interna oppure cattedra esterna tra scuole dello stesso ambito. Questo comporta che sarà più facile finire o essere utilizzati su cattedre orario esterne anche di comuni diversi.
Queste due opzioni dovrebbero essere adottate solo per il trasferimento su scuola, quindi solo per le 5 preferenze puntuali, ma non potrà valere per le preferenze di ambito o di provincia.
La grande novità politica che si sta cercando di raggiungere fra qualche anno, e su questo c’è una larga convergenza parlamentare e trasversale, è la costituzione delle reti di scuola dove i docenti saranno utilizzati, al bisogno e alla necessità, sull’intera rete e non più sulla singola scuola o addirittura sul singolo indirizzo.