Più di 84.000 bambini e adolescenti sono stati coinvolti nel terremoto del Centro Italia con la conseguenza di togliere a quei bambini il loro diritto all’istruzione.
Dalle verifiche di agibilità su quasi 1.000 edifici scolastici, è emerso che quasi 1 su 10 è stato dichiarato inagibile, mentre più di 1 su 4 è risultato parzialmente o temporaneamente inagibile .
L’insicurezza delle scuole, scrive savethechildren.it, ha costretto gli alunni coinvolti a perdere molti giorni di lezione, a studiare in spazi provvisori, come locali commerciali, tende o aule delle parrocchie, o a spostarsi in strutture a molti chilometri di distanza.
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Forti ripercussioni dunque sulla regolare frequenza scolastica di bambini e ragazzi, che hanno perso molte ore di lezione o si sono visti costretti a studiare in spazi provvisori, come tende, negozi o spazi della parrocchia, a frequentare lezioni organizzate in doppi turni per sfruttare al meglio le strutture agibili o, ancora, a spostarsi in scuole situate a molti chilometri di distanza.
Per permettere agli studenti di tornare a studiare in luoghi adeguati, ad oggi sono stati costruiti 10 moduli scolastici prefabbricati, frequentati attualmente da circa 1.000 studenti. Tra questi c’è la nuova scuola di Corridonia, che Save the Children ha realizzato con il contributo di Bulgari, frequentata attualmente da circa 80 bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.