In Italia ci sono attualmente 40.151 edifici scolastici attivi, di cui 22.000 costruiti prima del 1970.
Di questi edifici, il 53,2% dispone del certificato di collaudo statico, il 57,5% utilizza soluzioni per ridurre i consumi energetici e nel 74,5% delle scuole italiane sono state abbattute tutte le barriere architettoniche. Purtroppo però ancora il 59,5% degli edifici scolastici risulta tuttora privo del certificato di prevenzione incendi e il 53,8% non ha quello di agibilità ed abitabilità.
A tal riguardo si vuole evidenziare tra le tante criticità strutturali degli edifici scolastici quella della stabilità dei solai. Infatti, negli edifici scolastici possono verificarsi sollecitazioni eccessive causando il fenomeno dello sfondellamento (il distacco e la successiva caduta della parte inferiore delle pignatte ).
Tale fenomeno cresce e si evolve nel tempo in conseguenza a diversi fattori. In alcuni casi il sovrappeso, alcune destinazioni d’uso, la qualità dei manufatti e l’età degli edifici possono determinare tensioni, compressioni o dilatazioni che sollecitano i solai.
Tali fenomeni possono manifestarsi con crepe, incrinature e fessurazioni che possono essere localizzate, diffuse o addirittura provocare cedimenti e crolli.
In alcuni casi le infiltrazioni sono uno dei fattori scatenanti del fenomeno dello sfondellamento perché saturando d’acqua la soletta creano dilatazione nei laterizi. La dilatazione può trasformarsi in compressione tra il laterizio e i travetti in cemento armato.