Non si sono placate le ire, giustificatissime, delle docenti di scuola dell’infanzia inserite nelle GaE, dimenticate dal piano straordinario di assunzioni ed abbandonate dalla politica.
Lo scorso 10 novembre, le maestre sono nuovamente scese in piazza, per protestare contro questo andare, dando vita al flashmob “Se non ora quando” nelle principali piazze di Catania, Palermo, Napoli e Foggia.
Le docenti hanno indossato maschere bianche, a simboleggiare la loro condizione di invisibili agli occhi del ministero dell’Istruzione e dei decisori politici, che nelle ultime proposte hanno offerto solo una manciata di posti a livello nazionale per ulteriori immissioni in ruolo, a fronte di decine di migliaia di cattedre prive di titolare.
Si tratta, a ben vedere, di una vera e propria emergenza sociale, tenuto conto che la condizione occupazionale precaria si protrae ormai da ben diciassette anni, in barba a tutte le norme interne e comunitarie che imporrebbero la stabilizzazione dei precari.
Le docenti hanno chiesto al Governo ed alle forze politiche tutte, di inserire nella prossima Legge di Bilancio le risorse necessarie per la stabilizzazione di chi, da quasi vent’anni, garantisce quotidianamente la continuità del servizio scolastico con professionalità e competenza.
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