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Le donne possono e devono fare tutto secondo vocazione, la lezione della ministra Bernini. Schlein: sì alla leadership femminista, non femminile

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Le donne possono e devono far tutto secondo la loro vocazione“: a dirlo, sabato 4 novembre, è stata Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca, che ha inaugurato l’ottava edizione di Elle Active a Milano, la due giorni dedicata quest’anno alla leadership femminile alla Università Cattolica.

“La leadership passa attraverso la libertà di scelta cercando la propria vocazione oltre ogni pregiudizio cognitivo e generazionale”, ha aggiunto la ministra forzista.

Rivolgendosi alle ragazze e alle donne, Bernini ha detto loro: “non dovete temere di sbagliare” perché dagli “sbagli creativi” si impara e si migliora.

Bernini, poi, rispondendo a una domanda sulle carriere alias nell’Università e a Scuola, ha detto di essere “contraria a ogni forma di discriminazione”.

Ad Elle Active, in corso di svolgimento alla Cattolica di Milano con 300 relatori, 80 appuntamenti fra talk e masterclass e 800 sessioni di mentoring a tu per tu, erano presenti diversi volti noti al pubblico: da Emma Marrone a Drusilla Foer a Elly Schlein.

“Dobbiamo sfidare il sessismo traversale e la politica è specchio della società”, ha tenuto a dire la segretaria Pd Elly Schlein rivendicando la necessità di una leadership non “femminile ma femminista“, cioè una leadership che “si batta per migliorare la condizione di tutte le donne”.

Secondo la numero uno dei dem le donne devono “andare avanti, perché per le donne che incontrano discriminazioni nel lavoro e anche in politica ci sarà sempre qualcuno che le guarda dall’alto in basso per dire che non sono abbastanza, che non sono pronte, che non sono adeguate per quello che vogliono fare”.

Non ascoltateli – ha concluso Schlein – andate avanti, perché nessuno ci darà lo spazio se non ce lo prendiamo da noi”.