Un mese di iniziative e approfondimenti nelle scuole per combattere gli stereotipi di genere e le discriminazioni.
In modo, da far accrescere negli studenti la consapevolezza del pari contributo per lo sviluppo sociale e culturale del Paese.
L’iniziativa – chiamata “Le Studentesse vogliono contare! Il mese delle Stem” – si svolgerà a partire dall’8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, per volontà del dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri: fino all’8 aprile, le scuole – nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa – potranno promuovere momenti di riflessione (anche al di fuori dell’orario di lezione), o aderire alle iniziative sul tema. Il tutto, con il sostegno della sede italiana della Commissione Europea.
Il 4 marzo, giorno di pubblicazione dell’iniziativa, il Miur ha inviato a tutte le scuole una circolare in merito, proprio per promuovere riflessioni e momenti di sensibilizzazione sui temi legati alla parità di genere.
“Il mese delle Stem” (acronimo di Science, Technology, Engineering and Math), spiega il Miur, vuole sensibilizzare gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado allo studio delle discipline scientifiche e tecnologiche, superando il divario di genere. Solo il 38% delle studentesse indirizza il proprio percorso formativo e professionale verso le discipline cosiddette Stem. Le ragioni sono da ricercare anche negli stereotipi di ordine culturale che vogliono le donne meno predisposte a queste materie.
A sostegno degli istituti, per “Il mese delle Stem”, è a disposizione una pagina dedicata all’interno del portale www.noisiamopari.it. Nei giorni scorsi infatti circa 80 Enti, Fondazioni, Associazioni e Imprese, hanno voluto aderire all’iniziativa offrendo alle scuole idee e proposte on line con pagine di sensibilizzazione, percorsi di formazione e didattica specifica, giochi logico-matematici, promuovendo concorsi, video di testimonial e testimonianze, organizzando convegni e momenti di dibattito e confronto sui temi delle Stem.
Il progetto rientra nella strategia di attuazione della Buona Scuola (comma 16) e nell’azione 20 prevista nel Piano Nazionale Scuola Digitale. Agli animatori digitali di ciascuna scuola viene chiesto infatti di supportare attivamente questa iniziativa sensibilizzando i colleghi e coordinando tutte le attività on line.
In occasione della Giornata Internazionale delle Donne, che sarà celebrata al Quirinale, il Ministro Giannini premierà, insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le scuole vincitrici del concorso nazionale “1946 – 2016: Verso la piena cittadinanza attiva. 70 anni del voto delle donne”.
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“La scuola che vogliamo è la scuola delle pari opportunità per tutti. Vogliamo una scuola che sia comunità inclusiva e che riconosca le differenze di ciascuno – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini – Per questo è necessario rimuovere qualsiasi stereotipo. La Buona Scuola dà spazio all’educazione al rispetto e fissa punti chiari contro le discriminazioni e le violenze”.
“Ben venga allora una iniziativa come questa – ha aggiunto il ministro – con la quale da un lato vogliamo incentivare lo studio e la passione per le Stem tra tutte le studentesse e gli studenti, sviluppando competenze sempre maggiori in un ambito che è in continuo sviluppo. E dall’altro lato vogliamo ridurre il divario tra maschi e femmine in questi ambiti, valorizzando il talento di ciascuno sia all’interno del percorso di studi che nelle scelte professionali”.
“Rimuovere gli stereotipi, a partire da quelli inconsapevoli, come quello – ha spiegato il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone – della scarsa predisposizione delle donne verso la tecnologia, la scienza, l’ingegneria, la matematica, e far riflettere con consapevolezza docenti, studenti e studentesse insieme: è a questo che serve l’iniziativa del ‘Mese delle Stem’ che abbiamo fortemente voluto”.
“Esempi come quello di Samantha Cristoforetti o di Fabiola Giannotti ci aiutano a proporre modelli e ruoli diversi alle nostre ragazze, ma è la scuola, col suo potente lavoro quotidiano, la realtà principale in cui questi cambi di verso possono germogliare e diventare veramente efficaci. Le nuove tecnologie porteranno con sé la nascita di milioni di posti di lavoro: vogliamo assecondare e coltivare attitudini e talenti in modo pari, rimuovendo ostacoli di carattere culturale che limitano le aspirazioni e le scelte professionali dei ragazzi e delle ragazze”, ha concluso Faraone.
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