La Guardia di Finanza entra nelle aule per parlare agli alunni di legalità economica: anche quest’anno, per la terza volta, prende il via il progetto “Educare alla legalità”, voluto dalle fiamme gialle e dal ministero dell’Istruzione per insegnare ai ragazzi l’importanza della sicurezza del nostro sistema economico. Testimonial dell’iniziativa, che negli ultimi anni ha toccato tremila scuola e quasi 270 mila studenti, lo show man Fiorello, che il 21 novembre ha incontrato a Roma, con il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, e il generale Saverio Capolupo, comandate della Guardia di Finanza, gli studenti ospiti del comando generale della Gdf. “Apriamo le scuole alla Guardia di Finanza – ha spiegato il ministro Giannini – per far capire ai ragazzi il confine, che in alcune aree del paese è molto sottile, tra legalità e illegalità”.
Parlando agli studenti, Giannini li ha spronati a riflettere sulla “legalità spicciola”, oltre che su quella “eroica” di coloro che sfidano la criminalità, che “non è scritta nelle leggi, ma riguarda anche i ragazzi, ed è l’integrità. E la scuola deve dare questo modello”.
Criminalità economica, traffico di droga, evasione fiscale tasse, è quello di cui i ragazzi sentono parlare ma, ha detto il generale Capolupo, “dobbiamo insegnare che lo Stato vince sempre, che la legalità deve prevalere sull’illegalità. Dobbiamo dare un messaggio positivo, dare loro ottimismo per il futuro”.
I tanti alunni presenti hanno rivolto domande ai finanziarie: alcuni hanno chiesto, ad esempio, come si fa riconoscere una carta moneta falsa o chi non paga le tasse.