Stabilizzare tutti quei docenti con diploma magistrale che chiedono da tempo legittimamente l’immissione in ruolo e laddove si esauriscano le GaE, si dia la possibilità di immettere in ruolo dalla seconda fascia della graduatoria d’Istituto. Lo stesso dovrebbe essere fatto per tutte le altre discipline senza più candidati.
Per Anief le GaE non si toccano, finché anche un docente precario vi rimarrà dentro. Lo sa bene lo stesso Governo, che in passato ha espresso l’intenzione di metterne in dubbio la funzionalità, mentre il Parlamento ha confermato, con la stessa L. 107/15, la piena titolarità delle Graduatorie ad esaurimento. Che anche in futuro non potranno, di certo, mutare la loro funzione. Ancor di più, ora che decine di migliaia di diplomati magistrali ricorrenti potrebbero avere il via libera definitivo dai giudici per esservi inseriti a ‘pettine’.
Un modo, secondo Anief, per sistemare miglia di insegnanti nella primaria e nella scuola dell’infanzia sarebbe quello di anticipare l’obbligo scolastico a 5 anni di età.
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Con l’avvio di classi “ponte”, affidate a docenti dell’infanzia e primaria in compresenza, si migliorerebbe decisamente la formazione iniziale, e si permetterebbe l’incremento di 75mila nuovi maestri. I quali potrebbero essere assorbiti, laddove si esauriscano le GaE, anche dalla seconda fascia della graduatoria d’Istituto. Lo stesso, dice sempre Anief, dovrebbe essere fatto per tutte le altre discipline senza più candidati nelle rispettive graduatorie ad esaurimento
“Perché le GaE non si toccano: finché anche un docente precario vi rimarrà dentro, dovranno essere lasciate in vita come uno dei due canali d’accesso all’immissione in ruolo”.