1) Il Concordato fra Stato e Chiesa del 1929 è stato stipulato durante il regno di Vittorio Emanuele III e non di Carlo Alberto, come asserito dal professore;
2) La modifica dei Patti Lateranensi è avvenuta nel 1984 e non nel 1983;
3) Allo stato attuale è necessario avere una laurea per poter insegnare Religione Cattolica, come espresso nella nuova intesa Cei – Miur del 28 giugno 2012;
4) I docenti di religione cattolica sono naturalmente pagati dallo Stato, visto che prestano, come tutti gli altri docenti, un servizio per gli alunni delle scuole italiane;
5) Si tenga presente che per la loro formazione lo Stato non ha speso un centesimo, visto che si formano nelle Università Ecclesiastiche dipendenti (economicamente) dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica e non dal Ministero Istruzione Università Ricerca;
6) È dal 2004 che non viene bandito un concorso per gli insegnanti di Religione Cattolica. Altro che spina nel fianco: da questo punto di vista sono i docenti più discriminati.
Pertanto quanto espresso dal professor Odifreddi non si configura come un legittimo esercizio della libertà di parola, ma come un cumulo di inesattezze che non rende un buon servizio pubblico e che lede il diritto degli ascoltatori ad essere correttamente informati.