Secondo le stime, un’assenza su 3 è imputabile alle infezioni delle vie respiratorie.
Gravità diverse, origine quasi sempre virale (fino al 95% dei casi di infezione delle alte vie respiratorie nei più piccoli e circa il 70% negli adulti), e l’epilogo -si legge su Adnkronos Salute- è sempre uguale: bimbo a casa, genitore in difficoltà al lavoro. Non a caso questo è il motivo alla base anche del 30% delle giornate lavorative perse dei genitori.
1 bimbo su 4 soffre di difficoltà delle vie respiratorie
“Si calcola che nel primo anno di vita un bambino su 4 soffra di questo problema e successivamente un bambino su 5.
Le infezioni respiratorie recidivanti tendono poi a ridursi del 20% per anno e verso i 4-5 anni generalmente si è fuori dal guado”.
“Ogni 100 episodi si contano 50 visite pediatriche, due ricoveri in ospedale e circa 20 cicli di antibiotico”.
Ma “solo una piccola quota delle Iir è di tipo batterico, spesso e volentieri sono complicanze di una precedente infezione virale. Nonostante questo, gli episodi di infezioni respiratorie recidivanti vengono trattati con un eccedente ricorso all’antibiotico e al corticosteroide”.