Riceviamo dall’Unione sindacale di base (USb) il seguente comunicato:
Primo giorno del concorso e già ci vengono segnalate una serie di irregolarità che potrebbero inficiare la validità dello stesso. Quasi ovunque i colleghi evidenziano l’assenza totale delle commissioni, con la sola presenza dei tutor d’aula e in alcuni casa la mancanza anche dei referenti degli Usr regionali.
Non fatichiamo a credere alla veridicità delle informazioni, visto che sui siti della maggioranza degli USR regionali non compare traccia della nomina delle commissioni e nessun riferimento alla presenza dei componenti delle stesse alla prova scritta. I colleghi segnalano anche la “prova al buio” sostenuta, senza le griglie di valutazione e senza avere la possibilità di chiedere chiarimenti sullo svolgimento per l’assenza di qualsiasi referente ministeriale.
Ci chiediamo se le commissioni d’esame esistano o siano entità metafisiche, e se il Miur abbia deciso per incapacità di sopperire in modo irregolare con i soli comitati di vigilanza delle singole scuole. Non abbiamo mai visto un concorso così dozzinale e superficiale, in cui vigilanti e candidati sono abbandonati a se stessi senza alcun riferimento istituzionale chiaro, con procedure diverse da regione a regione, da scuola a scuola, da aula ad aula. A questo punto suggeriamo di affidare la correzione degli elaborati ai candidati stessi, in modo da far trionfare in questo concorso il principio dell’auto-valutazione. Come era accaduto per il concorso Profumo, quando con ragione avevamo denunciato la farsa di un concorso a non-posti per tutte le regioni del Sud e per molte classi di concorso anche nelle regioni del Centro e del Nord (dopo tre anni di vigenza solo il piano assunzionale ha esaurito i quasi 12 mila posti messi a bando in tutta Italia), anche oggi denunciamo la stessa farsa di un concorso per quasi 64 mila posti che nessuna previsione sensata rende plausibile.
Ci chiediamo come si possono prospettare tali numeri a fronte di un drastico calo dei pensionamenti (riforma Fornero) e di una mobilità che in base all’ipotesi di contratto, firmato dai sindacati collaborazionisti, avverrà sul 100% dei posti nell’organico dell’autonomia. In previsione di una mobilità con massicci spostamenti in tutte le classi di concorso, in presenza di graduatorie ad esaurimento ancora consistenti (50 mila i docenti ancora presenti), non possiamo che trovare irresponsabile questo concorso a cattedre che condanna i docenti abilitati ad una prova concorsuale che avrà attese lunghissime di gran lunga superiori al triennio di vigenza. Ribadiamo ancora una volta il nostro NO al concorso a cattedra, pretendiamo che i precari delle GaE, che in questi anni hanno garantito il funzionamento della scuola pubblica statale, siano immessi in ruolo senza alcun passaggio concorsuale, ma per diritto.
Chiediamo inoltre che gli abilitati PAS e TFA siano inseriti immediatamente all’interno delle GaE per essere coinvolti in un piano assunzionale che rispetti le abilitazioni acquisite, annullando immediatamente la truffa di un concorso iniquo e dozzinale. Rinnoviamo, una volta di più, ai colleghi coinvolti nelle procedure concorsuali tutta la nostra disponilità per un intervento sindacale che li tuteli nel caso in cui riscontrassero irregolarità di ogni tipo. Contatteci immediatamente, vi invitiamo a fronte del mancato rispetto delle regole e dei diritti tutti vi invitiamo a bloccare il proseguimento di qualunque esame che non si svolga nell’osservanza di tutto ciò che è presente del bando del concorso scuola 2016.
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