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Le lezioni choc della prof alle medie. I genitori: “Allusioni fuori luogo, fermatela”

Una lezione fin troppo alternativa e in una scuola media romana, l’istituto Finetti di Fonte Laurentina, è scoppiata l’indignazione da parte dei genitori. Alla base delle lamentele, espresse alla dirigente scolastica ma anche nelle chat private, le lezioni della professoressa di italiano che sostituisce la docente in maternità. Secondo quanto racconta l’edizione odierna de ‘Il Messaggero’, la prof ha mostrato ai suoi alunni (una classe di seconda media) un video che rappresentava le gesta di ‘Super Patata’, un’eroina che sconfigge il male alzando la gonna e sparando fulmini e saette contro i cattivi. Chiare le allusioni al sesso che hanno scatenato anche le reazioni degli alunni in classe, specie dei maschi sulle femmine.

Ma non è finita, perché la stessa docente si rendeva protagonista di altri tipi di spiegazioni poco tradizionali come il sonetto “Er padre de li santi” di Gioacchino Belli con l’elenco dettagliato dei vari sinonimi dell’organo maschile accompagnato dalla promessa di procedere nella lezione successiva alla stessa cosa per quello femminile. Il tutto condito dalla promessa di non raccontare nulla ai genitori.

“Mia figlia piangeva e non voleva tornare più in classe per paura si iniziasse a parlare dell’organo femminile” ha raccontato una mamma. I genitori come detto hanno scritto alla dirigente scolastica chiedendo un confronto. Da un lato le lamentele per lezioni fuori luogo, dall’altro l’intenzione di chiarire ed evitare altre decisioni visto che la scuola piace ai genitori. Anche se la paura di mamme e papà è che passino messaggi sbagliati in classe sulla sessualità.

Rusconi: “Così è diseducazione”

Sull’episodio è intervenuto, sempre al ‘Messaggero’, il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma Mario Rusconi:

“Questi episodi diffondono un clima di sconforto, è disdicevole usare la sessualità femminile come motivo di derisione, scherno e presa in giro. Non fa bene ai ragazzi e al clima. Non si tratta di educazione sessuale ma di diseducazione per quanto sono rozzi questi video. Non possiamo lamentarci poi se sulla scuola piovono critiche e delusione dopo gli episodi accaduti in questi giorni nei licei con alcune espressioni usate nei confronti delle studentesse”.

Secondo Rusconi mancherebbe una formazione adeguata, un codice deontologico dei docenti visto che manca un’adeguata educazione sessuale tra gli alunni: “Vanno date indicazioni precise, non certo attraverso un video che si può definire osceno. Anche le poesie del Belli, i bambini piccoli non le possono comprendere. Usate così è solo in chiave comico macchiettistica. Ma la scuola non è quella dei film di Alvaro Vitali”.

Redazione

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