Le “Linee guida” per la pratica musicale nella primaria

Il decreto prevede l’avvio di “Corsi di pratica musicale” (art. 4), ma a carattere sperimentale, per gli alunni dalla terza alla quinta classe della scuola primaria, al termine dei quali è rilasciato un certificato attestante le competenze musicali acquisite (art. 8).

La Flc-Cgil, spiegando le modalità, scrive che qualsiasi scuola primaria può presentare apposita istanza di candidatura per l’attivazione dei corsi di pratica musicale senza alcun altro adempimento.
Devono tuttavia essere indicate:
il numero di ore da dedicare alle attività musicali. A tal proposito le Linee guida prevedono che ciascun bambino debba beneficiare di almeno due ore di attività musicali. Le ore devono essere almeno tre nei casi progetti di verticalizzazione che vedono la collaborazione dei docenti di strumento e Musica della scuola secondaria di I grado musicale aderente alla rete o facente parte, insieme alla scuola primaria sede dei corsi, del medesimo istituto comprensivo;
• la dichiarazione di disponibilità alla eventuale accoglienza del docente fornito di titoli che faccia domanda di utilizzazione
• le tipologie di risorse umane (interne ed esterne) e strutturali da utilizzare.
Le risorse professionali sono individuate prioritariamente tramite utilizzazione dei docenti interni alla scuola primaria sede dei corsi o di docenti esterni, in possesso dei titoli di studio previsti dal DM 8/11, secondo le procedure definite dal CCNI sulle utilizzazioni (articolo 6-ter).
I progetti possono anche essere finanziati dal Fondo di Istituto e a seguito di stipula di protocolli di intesa fra istituzioni.
L’attribuzione dell’insegnamento dovrà essere mantenuta possibilmente per un triennio, salvo diversa volontà del docente interessato, tenuto conto della specifica formazione ricevuta nei corsi promossi dal Miur
Condizione fondamentale per l’attivazione dei corsi è la disponibilità di strutture idonee e di risorse professionali con le competenze previste dal DM 8/11.
La scuola nell’organizzazione dei corsi utilizza prioritariamente la quota del 20% dei curricoli rimessa all’autonomia delle istituzioni scolastiche (DM 28/12/2005 e DM 47/2006).
Le attività sono riferite alla pratica corale, alla musica di insieme, alla pratica strumentale.
Ai sensi dell’art. 5 del DM 8/11 potranno essere coinvolti nella realizzazione dei progetti di pratica musica altri soggetti quali Università, Istituzioni AFAM, Associazioni, ecc.
Alle linee guida sono allegati tre documenti relativi
• alla certificazione delle competenze
• all’organizzazione didattica e all’articolazione oraria
alle linee di indirizzo per l’intervento di Associazioni Musicali per attività di formazione musicale presso istituzioni pubbliche, con particolare riferimento alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria.

Pasquale Almirante

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