I lettori ci scrivono

Le lingue classiche non sono morte!

Le lingue classiche non sono lingue morte, come si vuol far credere, ma sono lingue più che vive.

“Perché iscriversi al liceo classico? La risposta la trova nell’accezione più ampia di ciò che il Liceo classico è stato ed è per molte generazioni: la scuola dove si studia e si tramanda la nostra identità, la nostra storia, l’evoluzione della lingua, in una sola parola, la nostra cultura.

Su questa base si ritiene che le civiltà classiche continuino a far parte della nostra enciclopedia culturale e che si instauri un legame di memoria con il mondo classico attraverso un paradigma differente. In poche parole è necessario cambiare l’approccio all’insegnamento del latino e del greco che non deve essere pedantesco, ma dilettantesco, facendolo apparire non un retaggio di un passato ormai remoto, bensì dandogli quell’aura di freschezza e di contemporaneità.

Occorre leggere i classici attualizzandoli nella realtà presente enucleando più che il vocabolo aulico da tradurre e interpretare, il senso culturale del termine classico desunto dal significato antropologico della stessa parola. Lo studio delle lingue classiche deve essere visto in una sorta di “confronto tra culture” e di “mutamenti culturali” cui la nostra società va quotidianamente incontro.

All’alunno, insomma, è più importante fornirgli gli strumenti per capire, leggere e interpretare il mondo classico più che porgergli una versione di Tacito, Cicerone, Seneca, Tito Livio, Tucidide, dove deve cimentarsi in una traduzione letterale delle parole e dei costrutti.

Alla traduzione dei classici nella lingua originale deve pensarci l’Università: il Liceo della cultura antica deve forgiare lo studente dandogli solo gli strumenti necessari per muoversi all’interno dell’universo classico.

Cosa fare? L’unica strada è quella di “modernizzare” l’insegnamento delle discipline classiche attraverso un innesto di contemporaneità nella cultura dell’antico, ossia rendere attuale il messaggio che i poeti e i prosatori greci e latini volevano trasmettere all’uomo sul loro modo di scrivere, di pensare e di agire.

Insomma il Liceo Classico forgia l’uomo nella sua interezza, modella il suo pensiero e lo fa pensare da contemporaneo.

 

Mario Bocola

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Un docente che non ha tempo di insegnare è la morte della scuola: esplode il dibattito sulla troppa burocrazia. È davvero così?

I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…

22/11/2024

Valutazione dirigenti scolastici, incontro al Mim. Flc Cgil: “Da garanti dell’autonomia garanti di disposizioni impartite dall’alto”

Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…

22/11/2024

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la lettera di Valditara alle scuole – PDF

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…

22/11/2024

Mobilità 2025-2028, che punto è la trattativa? Quali novità sulle precedenze? Risponde l’esperto

Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…

22/11/2024

L’insegnante aggredita da 30 genitori è indagata: “Atto dovuto”. Lei replica: “Non verrà fuori nulla di compromettente”

L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…

22/11/2024

Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole: Valditara ricorda le vittime e rinnova l’impegno delle istituzioni

“Nella Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, il mio pensiero commosso va alle vittime…

22/11/2024