Precari

Le maestre in sciopero della fame: vogliamo garanzie scritte, senza di noi l’anno scolastico non partirà

Come mai le maestre con diploma magistrale hanno deciso di tornare svolgere lo sciopero della fame davanti al Miur? Lo spiega Elena De Meo, coordinatrice nazionale del Coordinamento Diplomati Magistrali Abilitati: parlando a Radio Cusano, la De Meo ha detto che “l’impegno del leader del M5S, Luigi Di Maio c’è stato, anche in campagna elettorale, ma il 30 giugno è alle porte. Non possiamo permetterci di attendere il nuovo Governo e i lenti tempi tecnici della politica, ma serve un provvedimento urgente”.

L’obiettivo rimane quello di rimanere nelle GaE, senza scivolare nelle graduatoria d’istituto come invece indicato dal Consiglio di Stato e, di conseguenza, dall’Avvocatura statale.

Gli enti locali con le maestre

Con i diplomati magistrale, ultimamente, si sono schierati anche gli enti locali. “Dalla nostra parte . ha detto De Meo – ci sono i Comuni, le Province e le Regioni: sanno che in questa situazione, con 55mila docenti senza più al loro posto, l’anno scolastico non potrà partire. Vogliamo continuare ad insegnare alle nostre classi e ai nostri alunni. Non possiamo vanificare tutto per per colpa di un errore tecnico, visto che l’adunanza plenaria ci dice che avremmo dovuto ricorrere nel 2007” ma era impossibile.

L’incredibile storia delle due maestre gemelle “diverse”

La coordinatrice nazionale ha quindi raccontato la storia paradossale di due maestre gemelle, entrambe nella stessa situazione e sottoscrittrici di un contratto a tempo indeterminato con riserva: una è stata “salvata” dal giudice, perché la sua sentenza è passata in giudicato; l’altra è invece ancora in attesa degli esiti delle sentenze e paradossalmente rischia ancora di vedersi licenziare, dopo essere stata immessa in ruolo con tanto di anno di prova svolto.

Abbiamo sospeso lo sciopero per una settimana solo perché ce l’hanno chiesto le istituzioni

La maestra del primo ciclo scolastico, dice anche che stavolta la protesta estrema non si fermerà sino a quando non arriverà la soluzione richiesta: “Rimarremo qui davanti al ministero dell’Istruzione in via permanente – ha tenuto a dire la De Meo – fino alla soluzione del nostro caso. Abbiamo sospeso una settimana, perché ci è stato chiesto dalle istituzioni: stavolta non ci fermeremo finché non ci sarà un impegno scritto e formale”.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024