Per alcune mamme, e del sud Italia in modo particolare, è impossibile conciliare lavoro e famiglia: lo rileva una ricerca condotta livello europeo da Sitly, piattaforma online che mette in contatto genitori e babysitter.
Secondo l’indagine, il 95 % delle madri italiane ha difficoltà nel riuscire a combinare il tempo da dedicare alla casa, ai figli e a se stesse a causa degli impegni di lavoro. Per il 3% è davvero impossibile.
Le soluzioni proposte si rifanno a orari più flessibili, come è dichiarato dall’80% delle intervistate, valore che arriva al 94% in Spagna. Ma si richiede pure un maggiore supporto da parte di nonni. In Norvegia, oltre che la flessibilità degli orari, l’58% delle mamme dichiarano che più aiuto da parte delle babysitter sarebbe fortemente apprezzato.
Riuscire a gestire il rapporto famiglia/lavoro è ancora più delicato quando si hanno bambini piccoli. Nonostante alcune modifiche disposte del Decreto Dignità, il periodo di maternità (ma anche quello di paternità) viene considerato insufficiente dall’80% delle intervistate. Più soddisfazione invece nei Paesi del Nord Europa, come Danimarca e Norvegia. Per non parlare della Finlandia dove sia i giorni di maternità che di paternità sono ritenuti più che sufficienti (rispettivamente dal 78% e dal 57% degli intervistati): d’altronde hanno a disposizione 105 giorni per la mamma e 54 per il papà, più 158 giorni di congedo parentale da suddividersi tra genitori.
I figli inoltre sono in cima ai pensieri delle mamme italiane (81%); segue il partner, la carriera e le relazioni sociali (solo il 6%).
Laura Sciolla, responsabile della comunicazione per Sitly Italia, spiega: «L’interesse verso i figli in Italia è tale che il 40% delle intervistate sarebbe disponibile ad abbandonare il futuro professionale, se potesse, per dedicarsi ai bambini. Un valore che rientra nella media dei Paesi in cui è stata svolta l’indagine, ad eccezione della Finlandia dove le madri confermano di non voler rinunciare alla carriera, e la Spagna, dove invece il desiderio di lasciare il lavoro per i propri bambini arriva al 60%».
Parlando di relazioni sociali, il 34% delle mamme italiane non esce mai; solo il 3,3% esce tutte le settimane. Belgio, Olanda e Danimarca le nazioni in cui le mamme si ritagliano più spesso del tempo per uscire, seppur con una cadenza di 1 volta ogni 3 mesi (il 30% delle intervistate, contro il 15% delle italiane). Eppure solo il 30% delle mamme dichiarano di aver perso interesse ad ‘organizzarsi una serata’, dopo la gravidanza.
Il diventare madri pare invece che cambi totalmente l’atteggiamento di numerose donne: non sentono più il bisogno di uscire il 71% delle mamme in Svizzera, il 73% in Belgio, il 79% in Norvegia, e, a sorpresa, l’82% in Spagna.
L’81,9% delle mamme che si sono date disponibili per l’indagine Sitly lamenta di non avere tempo per sé. Le mamme italiane ‘sognano’ al 52% di fare sport, o andare dall’estetista o fare qualcosa di culturale. Oppure di rilassarsi semplicemente (il 43%) che è poi la prima scelta di molte delle donne intervistate negli altri Paesi d’Europa.
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