Nelle scuole c’è un “basso indice di sicurezza alimentare nelle scuole”, come “dimostrano i continui controlli e sequestri dei carabinieri dei Nas”.
A dichiararlo all’agenzia Ansa è Vito Amendolara, vice presidente della Federazione europea sicurezza alimentare e sanità, il quale non si scandalizza verso chi prepara il panino da casa per i propri figli e, anzi, consiglia di farlo “con olio e pomodoro o anche con prosciutto o parmigiano reggiano”.
Secondo Amendolara i controlli sistematici, ”non solo di fine anno”, il ”protagonismo” dei genitori, la modifica dei capitolati di appalto per le mense pubbliche rappresentano ”il minimo indispensabile che genitori e dirigenti scolastici devono fare per garantire qualità alimentare e corretta nutrizione per i nostri figli”.
”Per me ‘Buona Scuola’ significa mettere in primo piano le esigenze dei bambini, dei ragazzi – prosegue Amendolara – e, quindi, la diatriba sul panino non vuole dire nè ‘disobbedienza’ nè ‘ideologismo’, ma semplicemente sicurezza alimentare, qualità del cibo, igiene e condizione accettabile delle mense scolastiche”.
Per il vice presidente della Fesass, “basta dare un’occhiata agli ultimi risultati delle attività di controllo dei Nas sulle mense scolastiche per rendersi conto di quanto sia reale la preoccupazione delle mamme. Nell’anno scolastico appena trascorso, su 2.678 controlli complessivi sono stati sequestrati 4.264 chilogrammi di alimenti in cattivo stato di conservazione, alterati in tracciabilità ed etichettatura, chiuse 37 strutture, registrate 122 violazioni di carattere penale, e accertate 724 violazioni di carattere amministrativo”.
Amendolara cita, tra gli altri, alcuni episodi avvenuti nell’area napoletana e casertana. ”A Napoli c’è stata la denuncia di un amministratore di una ditta di ristorazione per aver ‘somministrato alimenti in stato di alterazione e nocivi’, e a Caserta è stato denunciato l’amministratore di un centro di cottura pasti per aver detenuto ‘alimenti in cattivo stato di conservazione ed insudiciati’.
Si tratta, rileva più in generale Amendolara, “di frodi in pubblica fornitura e commercio di alimenti nocivi, oltre che di carenze igienico strutturali che non riguardano solo un’area del Paese”.
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