La scuola apre le proprie mense alla dieta salutista: saranno un milione di alunni quelli che quest’anno durante i pasti scolastici si alimenteranno, durante il pranzo, di prodotti biologici. Si tratta di un risultato storico: basta dire che rispetto a 10 anni fa si toccato un incremento pari al 700%. Complessivamente sono 791 le mense scolastiche che oggi adottano prodotti di qualità, locali e biologici, in tutte le regioni del Paese. Malgrado si sia registrato un aumento del 14% rispetto all`anno precedente è evidente che la sua adozione è ancora limitata ad una minoranza.
I dati sono stati presentato nei giorni scorsi a Roma dall’Associazione italiana agricoltura biologica, Coldiretti e Legambiente. Come sede per far conoscere i prodotto bio hanno chiesto ai giornalisti di recarsi nel refettorio della scuola primaria, elementare e materna, Principe di Piemonte in via Ostiense: qui, con gli alunni, hanno presentato alcuni pasti rigorosamente biologici appena preparati nella cucina dell’istituto.
Dell’aumento esponenziale di piatti di questo genere si è parlato n occasione della decima edizione della Biodomenica organizzata da Aiab, Coldiretti e Legambiente: in 60 piazze italiane i produttori biologici hanno allestito mercati, laboratori e svolgeranno numerose degustazioni. Per estendere sempre più la consumazione di questi prodotti alimentari dalla creazione e crescita garantita le associazioni hanno organizzato una petizione : “l’iniziativa – ha detto il presidente dell’Aiab, Andrea Ferrante – impegnerà i promotori della campagna fino al 30 gennaio 2010, con l’obiettivo di sostenere la diffusione delle mense bio con prodotti locali in scuole e ospedali. Chiediamo a tutti i cittadini di mettere una firma per rafforzare l`esperienza nelle scuole, dove registriamo già una buona risposta“.
Se è vero che per favorire ulteriormente questo processo occorrono leggi regionali, è altrettanto vero che il problema dell’accettazione del biologico è soprattutto di carattere culturale: mentre le prime quattro Regioni per ristorazione bio (Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto e Friuli) rappresentano, da sole, il 65% del totale, al Sud meno del 10% delle mense consuma questo tipo di prodotti.
infine ci sono anche delle situazione critiche dovute alla concorrenza. Quella, peraltro, di tipo poco leale. Il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, ha spiegato che “parte del biologico importato rischia di essere spacciato come Made in Italy. Per questo è necessario introdurre al più presto il marchio del biologico italiano per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato“.
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