Le migliori università del mondo: ecco in sintesi la graduatoria dei migliori 2000 atenei del mondo, “La Sapienza” di Roma tra le prime 115.
Il CWUR https://cwur.org/ Center for World University Rankings, con sede a Jeddah negli Emirati Arabi, pubblica ogni anno la graduatoria delle migliori università del mondo, che si basa su una serie di indicatori, che vanno a misurare il prestigio nazionale e internazionale delle istituzioni accademiche.
La nuova classifica del CWUR, giunta alla sua nona edizione, è stata pubblicata in questi giorni ed è già all’analisi di tutte le università che dalla propria posizione in graduatoria, migliore o peggiore rispetto agli anni passati, traggono spesso indicazioni per un effettivo esame dei propri punti forza e di debolezza. L’indagine del CWUR prende in considerazione oltre 20.000 atenei e pubblica una graduatoria che comprende i primi 2.000. Il punteggio che stabilisce la graduatoria viene calcolato in base a quattro fattori, tra cui la qualità dell’istruzione (che corrisponde al 25%, stimata in base ai premi che gli allievi si aggiudicano), le posizioni professionali di prestigio che raggiungono, la qualificazione del corpo docente (stimata in base ai premi conseguiti), la qualità della ricerca (stimata in base ai lavori pubblicati, alle sedi di pubblicazione e alle citazioni ricevute).
Questo bilanciamento oggettivo tra ricerca e insegnamento rappresenta per il ranking CWUR un punto di forza che lo rende peculiare nel panorama internazionale delle classifiche delle università.
Nelle prime dieci posizioni si trovano otto atenei statunitensi e due britannici: al primo posto Harvard, seguita dal MIT del Massachusetts e dalla Stanford, nomi che fanno impallidire tutte le altre università, non solo per il prestigio indiscutibile, ma anche perché tra coloro che le hanno frequentate si trovano uomini e donne che sono entrati nei ranghi della politica, dell’economia, della tecnologia.
Per citarne solo alcuni: Mark Zuckerberg e i fondatori di Facebook, Michelle Obama, nota non solo per essere la moglie di Barak Obama, ma una dei più prestigiosi avvocati negli USA, Bill Gates. Nel Regno Unito quest’anno nella eterna battaglia tra i due più importanti atenei britannici a prevalere è Cambridge.
Per incontrare la prima sede universitaria europea non del Regno Unito bisogna raggiungere la 29° posizione, dove si colloca l’ETH di Zurigo. E prima di andare a scoprire le posizioni degli atenei italiani diamo ancora uno sguardo al resto del mondo. Il Giappone, con 126 università piazzate in ottima posizione in graduatoria, di cui quella di Tokyo che occupa la quattordicesima, è l’altra grande protagonista della qualità accademica in questa indagine. La Cina ha 262 atenei in lista, il primo dei quali è l’Università di Pechino, è al 62° posto. Gli Stati Uniti con quasi 400 sedi che entrano nella graduatoria dominano letteralmente il campo. Per trovare la prima sede accademica africana bisogna giungere al 268° posto con il Sud Africa, che conta 13 università in lista. Nel resto del mondo si fanno notare Israele, con 9 posti significativi occupati in elenco, l’Egitto con 18 atenei, tra cui il 1999°, l’Australia che conta 39 università in graduatoria, la Corea del Sud, con 61 atenei, tra cui la sede di Seoul al 31° e il fanalino di coda al 2000° posto, la Kionggi University.
E andiamo a cercare le italiane, per scoprire che la prima è “La Sapienza” di Roma, al 114° posto; nell’elenco del CWUR ci sono 66 sedi universitarie dal Nord al Sud del paese, fino alla posizione 1983, nella quale si colloca l’Università di Bergamo. Roma, Milano e Torino sono in lista con tutti i loro atenei, Tra i dati interessanti ci sono la varietà geografica, sono infatti presenti atenei da tutta Italia, e anche il fatto che 48 di essi si trovano nella prima metà della graduatoria, collocandosi quindi tra il 2% delle migliori università del mondo. Un terzo circa degli atenei italiani nella graduatoria del CWUR appartiene geograficamente al centro – sud del paese, con piccole e grandi sedi, da Macerata e Urbino a Palermo e Napoli, Cassino e Reggio Calabria, il Salento e Pescara. Nel resto dell’Italia si trovano in lista tra le altre Venezia, Genova, che rispetto all’anno scorso balza in avanti di oltre 50 posizioni, Trieste e Udine, Trento e Bolzano, l’Insubria, Brescia.
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