Le misure imposte dal Dpcm del 3 novembre restano in vigore entro ogni regione almeno 15 giorni dal momento in cui il Ministero della salute stabilisce che un dato territorio appartenga a quella certa fascia di rischio, rossa, arancione o gialla. In breve, siamo in attesa della verifica settimanale delle condizioni epidemiologiche insite in ogni regione del Paese, per comprendere come cambieranno le restrizioni sui nostri territori. A seguito dell’analisi del Ministero della salute si riprogrammerà l’attribuzione delle regioni alle varie fasce di rischio, fermo restando che le misure restrittive restano in vigore per almeno 15 giorni. L’interrogativo: chi passerà a quale fascia e quando? Come cambieranno i colori delle regioni?
Il Ministro della salute, con frequenza almeno settimanale, verifica il permanere dei presupposti di cui ai commi 1 e 2 e provvede con ordinanza all’aggiornamento del relativo elenco, fermo restando che la permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione. Le ordinanze di cui ai commi precedenti sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni e comunque non oltre la data di efficacia del presente decreto.
Verosimilmente la fascia su cui attendiamo una crescita in termini di regioni che risultano farvi parte è la fascia arancione, ad oggi rappresentata solo dalla Sicilia e dalla Puglia, rispettivamente con circa 1000 e con circa 700 contagi al giorno (dati dell’8 novembre), ma evidentemente con una situazione di pressione sanitaria comunque elevata, a fronte di un numero di nuovi positivi giornalieri relativamente non esplosiva.
Ricordiamo le principali misure destinate alla fascia arancione.
Tra le principali misure, in zona arancione vengono sospese le attività di ristorazione (relativamente a bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, è consentito entrare solo per la ristorazione con asporto, laddove consentito fino alle ore 22, sempre con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze e comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale ed evitando assembramenti) ma restano aperti gli esercizi commerciali al dettaglio anche quelli non legati ai beni alimentari e di prima necessità.
Sul fronte scuola, invece, in zona arancione la DaD resta appannaggio delle sole scuole superiori, come nelle scuole di fascia gialla. Tutto il primo ciclo va in presenza, a meno di focolai.
Per il dettaglio delle misure in zona arancione LEGGI ANCHE:
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