Politica scolastica

Le misure sulla scuola del decreto Milleproroghe

Come ogni anno, il decreto legge “Milleproroghe” si occupa di scuola.
Quest’anno in prima fila ci sono ovviamente i concorsi: si prevede che i bandi dovranno essere tutti pubblicati entro il 30 aprile. Novità anche per il programma della prova scritta del concorso straordinario e della procedura abilitante straordinaria, non sarà quello del concorso del 2016 ma quello del concorso ordinario per titoli ed esami. Viene istituita anche una commissione di esperti per le prove scritte e le griglie di valutazione.
Il decreto si occupa anche del concorso dei dirigenti scolastici del 2017, in pratica rende ad esaurimento la graduatoria di questo concorso.
Dai docenti agli alunni, quelli del quinto anno.
L’adozione del curriculum dello studente, allegato al diploma, è posticipato di un anno, ma le scuole potranno usare il curriculum già a partire da quest’anno su base facoltativa, a titolo sperimentale.
Vengono annullati dal curriculum i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove INVALSI che si effettuano nel corso dell’ultimo anno.
A partire da quest’anno la partecipazione alle prove INVALSI unitamente ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento diventa obbligatoria.
Infine gli organici, saranno incrementati nella scuola secondaria di secondo grado per ridurre il sovraffollamento nelle classi e favorire l’inclusione dei diversamente abili.
É previsto uno stanziamento di  6,387 milioni di euro nel 2020, 25,499 nel 2021 e 23, 915 nel 2022 per ridurre il numero degli alunni nelle classi che superano i 22 che dovranno scendere a 20 in presesenza di alunno diveramente abile grave.
Novità anche per 533 lavoratori della scuola tra assistenti amministrativi e assistenti tecnici ex co.co.co.che erano stati assunti part time nel 2018/19: la legge autorizza ora il Miur a trasformare a tempo pieno i loro rapporti di lavoro.

Libero Tassella

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