La crescente diversità culturale della popolazione minorile italiana ha supposto per le istituzioni scolastiche un ripensamento strutturale.
Nel tempo si è venuto a creare un vero e proprio modello educativo italiano, della pedagogia interculturale, erede di una tradizione educativa inclusiva che valorizza la convivenza e l’accoglienza di varie forme di diversità.
Le nostre singole scuole, oggi, sono dotate di una cultura della scuola per una società multiculturale e inclusiva?
Possiamo affermare che ogni scuola esprime una sua “cultura”, desumibile in primo luogo da ciò che si dichiara formalmente nel Piano dell’Offerta Formativa (POF), e soprattutto in ciò che concretamente si produce nelle azioni quotidiane. Avere una cultura della scuola multiculturale e inclusiva significa avere una forte idea di sé, sapere a cosa si mira, avere una forte dimensione di autodiagnosi e di consapevolezza rispetto a ciò che la scuola “produce” in termini di dispersione scolastica, esiti, qualità delle interazioni fra gli alunni, integrazione sociale degli alunni stranieri e partecipazione dei genitori.
Nello specifico ogni scuola per accogliere gli alunni neoarrivati dovrebbe fare:
• promuove un primo colloquio con la famiglia (relazione scuola-famiglia)
• gestire l’osservazione del bambino/ragazzo straniero
• rilevare i bisogni
• proporre l’assegnazione alla classe
• Monitorare e verificare i progetti personalizzati in itinere per sensibilizzare le varie componenti scolastiche alle difficoltà che le famiglie incontrano nel comprendere l’organizzazione della scuola e dell’extrascuola
• Raccogliere materiali e documentazioni prodotti da enti o da altre scuole e fare l’inventario dell’esistente
• Mantenere rapporti con le amministrazioni e i diversi referenti territoriali
• Pubblicizzare le iniziative presenti sul territorio e individua nelle scuole uno spazio di affissione per le proposte
• Proporre e progettare iniziative interculturali di vario genere (teatri, convegni…..)
• Individuare possibili percorsi di progettualità interculturale
• Promuovere percorsi formativi per i docenti e individuare le modalità per la trasferibilità delle esperienze
• Documentare percorsi e progetti
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