Gli insegnanti di “Quota 96 nel piano della Buona scuola possono sicuramente rientrare in una soluzione che non è l’andare in pensione, come altre categorie non comprese dalla legge Fornero hanno potuto fare, ma è entrare in quell’organico funzionale e essere destinati a mansioni diverse, come quelle organizzative e non necessariamente alla didattica frontale”. Così il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, durante un videoforum su Repubblica Tv, sottolineando di stare a parlare di un punto che rientra nella “mia attuale responsabilità”.
I QUOTA 96 NON SONO ESODATI
Si tratta, secondo Giannini, di un “orizzonte ragionevole” per “un insegnante ultrasessantenne che ha fatto il suo dovere con passione e che aspetta il momento di tirare il fiato, perché non ce la fa a tenere il passo con i bambini piccoli. Si parla di un anno, non si tratta di esodati, persone che sono rimaste senza lavoro e che sono rimaste appese a un filo di disperazione, ma di persone che hanno visto leso il diritto al pensionamento in quel momento”. Non si interverrà più su quota 96? “Questa della Buona scuola è una soluzione che viene da sé, se invece ci sarà un’altra iniziativa parlamentare non mi opporrò”.
RECLUTAMENTO, NEL 2015 CONCORSO A CATTEDRA PER 40MILA
Sull’assunzione dei 148mila: chi intenderà essere assunto, perché magari c’è anche chi ha scelto di percorrere un’altra strada. Avviamo il bando, “subito”, di concorso pubblico: uscirà nel 2015 e nel 2016 darà la possibilità a 40mila docenti di essere assunti nella scuola. Giannini si è poi soffermata sulla sospensione dei concorsi pubblici “per ben 13 anni”, per via del grande numero di presenti nelle GaE.
Chi resterà fuori dalle assunzioni del prossimo anno? Chi è inserito nella terza fascia delle graduatorie d’istituto, ma fa solo tre giorni o una settimana di supplenza, non può essere considerato un precario. Sono alcune decine di migliaia di giovani della terza fascia, ma non posso dare un numero preciso. Avranno comunque “un orizzonte di regolarità di concorso”: avranno la possibilità, “se quella” di fare l’insegnante “è la loro missione”, di partecipare alla selezione diretta.
CONTRATTO, PRESTO INCONTRO COI SINDACATI
Giannini ha anche annunciato, dopo aver confermato la cancellazione dei commissari esterni già dalla prossima maturità, che “il primo incontro con i sindacati” sul rinnovo contrattuale degli insegnanti “ci sarà intorno al 20 ottobre: è il primo contatto formale al Miur su questi temi” anche se “il rapporto con il sindacato è costantemente in corso”.
“E’ necessario – ha aggiunto il ministro – essendo in mezzo a questo percorso anche il rinnovo del contratto degli insegnanti, da ripensare ed eventualmente rendere compatibile con la Buona scuola, che il confronto con il sindacato sia molto stretto e serrato”. Ma i contratti con il pubblico impiego non sono congelati per il 2015? “Il capitolo scuola ha una sua autonomia, non rientra nella normale rivisitazione dei contratti”, ha concluso.
SCUOLE APERTE D’ESTATE
Un altro dei capitoli toccati dal Ministro è quello dell’apertura estiva degli istituti scolastici. Un progetto che, secondo Giannini, è fattibile ma non a breve scadenza.
“Immaginiamo, ma non è un progetto per domani, che una scuola che si organizza con molta più autonomia, con più insegnanti a disposizione, che può costruire il proprio progetto didattico non solo nelle ore destinate all’insegnamento dell’italiano, della matematica o delle lingue ma anche con altre attività, possa anche diventare una scuola che infrange il tabù della chiusura estiva, per lo meno per questi lunghi periodi. Pensiamo a questa cosa, anche se non è un progetto di questo momento”.
Per realizzare questo progetto, secondo il Ministro “più che i soldi” servono “l’interazione con le autonomie, i comuni, le province, che hanno responsabilità di gestione degli istituti”, “gli insegnanti e il personale che tiene aperta scuola” e “dare alla scuola anche una missione diversa. Forse siamo ancora immaturi per arrivare a questo? – ha concluso Giannini – Non lo so. Io ci penserei”.