Si conobbero negli anni ’60 Jorge Luis Borges e Jorge Mario Bergoglio, quando l’attuale Pontefice era un semplice insegnante di letteratura in un liceo cattolico. E’ per questo che Maria Kodama, vedova del grandissimo scrittore argentino, ha regalato l’opera omnia del marito a papa Francesco. I libri gli sono stati consegnati dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Secondo quanto riportato dall’Osservatore romano, il cardinale ha detto di avere incontrato nei giorni scorsi la vedova Borges e di aver concordato con lei, dopo un lungo dialogo sull’opera dello scrittore, un incontro culturale che con tutta probabilità si terrà nel corso del 2014 a Buenos Aires nell’ambito del Cortile dei gentili, promosso proprio dal Pontificio Consiglio della Cultura.
Bergoglio, ricorda l’Osservatore, è stato professore di Letteratura e psicologia nell’Istituto dell’Immacolata Concezione della città argentina di Santa Fe, lungo il corso del fiume Paranà, tra il 1964 e il 1965. In quegli anni invitò Borges a tenere un corso sulla letteratura gauchista e lo scrittore accettò di scrivere la prefazione al libro che raccoglieva i racconti dei suoi studenti. Una esperienza che Bergoglio non ha mai dimenticato. E una stima nei confronti del grande scrittore argentino ribadita più volte e fondata sull’apprezzamento non solo delle capacità letterarie, ma anche dell’umiltà e dello spessore della persona.
Centro del colloquio tra intellettuali nella capitale argentina, ha spiegato il cardinale Ravasi, sarà principalmente il tema dell’indifferenza religiosa. “Sarà interessante sentire pareri diversi e autorevoli su quella che potremmo definire la mucillagine dell’indifferenza, un atteggiamento oggi assai diffuso”.