Vanessa è un’insegnante della scuola d’infanzia di Vieste, comune in provincia di Foggia. Ogni notte alle 4.30 parte in viaggio per raggiungere la sua destinazione. Prima Ordona-Foggia, poi Foggia-Manfredonia, ancora Manfredonia-Mattinata e infine rotta verso Vieste.
Il viaggio è lungo, pieno di curve e con rischio frequente di nebbia, animali sulla carreggiata e frane. L’arrivo a destinazione è previsto alle ore 8.15 per un totale di 120 km e tre ore di viaggio.
La docente è entrata in ruolo nel 2020/21 con conseguente vincolo. Quest’ultimo è stato istituito dalla legge 159/2019 (che istituisce il vincolo quinquennale) e poi ribadito dal Dl Sostegni bis che riduce il blocco della mobilità a tre anni.
In altre parole i docenti immessi in ruolo, sia dalle graduatorie concorsuali regionali sia dalle GAE provinciali e quindi, per il solo 21/22, anche da GPS di prima fascia e da elenchi aggiuntivi, non possono richiedere il trasferimento, superato l’anno di formazione e prova, né il passaggio di ruolo e/o di cattedra o l’utilizzazione o l’assegnazione provvisoria, né possono trasformare il loro contratto da tempo indeterminato in contratto a tempo determinato, accettando una supplenza di durata annuale per altro ruolo o classe di concorso.
L’insegnante ha espresso alla Tecnica della Scuola il suo disappunto, facendosi portavoce anche di altri colleghi vincolati.
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