Personale

Le ore di servizio dei docenti per preparare e correggere le verifiche

C’è chi è convinto che i docenti lavorino solamente per 18 ore di servizio settimanali e per 33 settimane l’anno. Nasce così il mito dei tre mesi di ferie e il luogo comune del lavorano poco e vengono pagati poco.

ORARIO DI SERVIZIO SETTIMANALE DEI DOCENTI

L’orario di insegnamento dei docenti della scuola primaria come disposto dall’art.131 del d.lgs. 297/94, si svolge in ventiquattro ore settimanali di attività didattica, di cui ventidue ore di insegnamento e due ore dedicate alla programmazione didattica da attuarsi in incontri collegiali dei docenti di ciascun modulo, in tempi non coincidenti con l’orario delle lezioni. L’art.28 del CCNL scuola, che è stato rivisto con il rinnovo contrattuale del 9 febbraio 2018 per effetto dell’introduzione dell’organico dell’autonomia della legge 107/2015, stabilisce che l’attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia, in 22 ore settimanali nella scuola elementare e in 18 ore settimanali nelle scuole e istituti d’istruzione secondaria ed artistica, distribuite in non meno di cinque giornate settimanali.

ORARIO DI SERVIZIO DELLE ORE FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO

Oltre l’art.28, l’orario di servizio dei docenti è regolato anche dall’art.29 del CCNL scuola, che aggiunge altre ore lavorative. L’art.29 del CCNL scuola regola le attività funzionali all’insegnamento che comprendono tutte quelle attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi. Nel suddetto art.29 si fa distinzione tra adempimenti individuali dei docenti e attività collegiali. Gli adempimenti individuali sarebbero la preparazione delle lezioni e delle esercitazioni, la correzione degli elaborati e i rapporti individuali con le famiglie. In particolar modo l’adempimento della preparazione degli elaborati e la correzione degli stessi è motivo divisivo tra opinioni differenti tra docenti. Ci sono docenti obbligati a svolgere questo adempimento, in quanto alcune materie scolastiche prevedono obbligatoriamente le verifiche scritte ed anche in numero congruo, mentre per altri questo adempimento è facoltativo. Quindi alcuni docenti di discipline portanti, che sono obbligati dalle norme vigenti, a somministrare un congruo numero di verifiche scritte, hanno un notevole carico di lavoro aggiuntivo rispetto ad altri docenti che questo obbligo non ce l’hanno. Esistono anche docenti che sono obbligati a somministrare prove grafiche, che pretendono una particolare cura nella correzione. Questo obbligo vige solo per alcuni docenti, mentre per altri diventa solo una libera facoltà, che a volte viene anche attuata. L’art. 29 in questo particolare punto della correzione degli elaborati, obbligatori per alcuni e facoltativi per altri, sembra rappresentare un pomo della discordia all’interno della categoria. Bisogna comunque riconoscere che il carico di lavoro per la correzione degli elaborati, si può quantificare in almeno 200 ore annue. Ancora l’art. 29 dispone le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti. Queste attività sono suddivise nel seguente modo: fino ad un massimo di 40 ore, che ormai con la frenesia e l’efficientismo delle scuole odierne tutti raggiungono , di partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull’andamento delle attività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, altre 40 ore massimo, ed anche in questo caso tutti i docenti li svolgono per intero, di partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione. Queste 80 ore sono svolte in pari misura da tutti gli insegnanti, proprio per il limite massimo, che una volta raggiunto, consente al docente a domanda, di non partecipare ad ulteriori impegni. Cosa diversa è per gli scrutini in cui si sottolinea un’evidente sperequazione di impegno orario per i docenti che hanno un maggior numero di classi. È importante sapere che lo svolgimento degli scrutini comprende anche la compilazione degli atti relativi alla valutazione.

Lucio Ficara

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