Le parole di Moretti e la riduzione della complessità

“La qualità dell’insegnamento si vede sulla qualità dell’apprendimento dei ragazzi. Se il livello di conoscenze è, ad esempio, all’altezza di quello finlandese vuol dire che hanno insegnato bene. Se non è a quello finlandese hanno insegnato meno bene, se è un livello quasi italiano vuol dire che hanno insegnato relativamente male”.

La dichiarazione è di Moretti, amministratore delegato di Finmeccanica, rilasciata al Meeting di Rimini, sempre molto affollata di personaggi in cerca di una maggiore visibilità e notorietà.

Cosa dire? Siamo alle solite! Per rendere sostenibile e comprensibile pubblicamente un problema, si tende a ridurlo nella complessità. Nello specifico, per chi ogni giorno entra in aula e affronta la complessità del processo educativo, la dichiarazione risulta banale, distante dallo sviluppo delle scienze, che da diverso tempo hanno come sfondo la complessità e la teoria sociale dei sistemi (N. Luhmann).

In ambiente educativo un derivato è il modello ecologico Bronfenbrenner. Secondo questa prospettiva l’apprendimento non è semplicemente un travaso di nozioni e contenuti da una mente all’altra (Docente/studente), bensì dipende da una serie di variabili che devono essere studiate seriamente nella loro natura e relazioni . E queste afferiscono ai contesti vitali dello studente (famiglia, gruppi di pari).

La rete si amplifica, inglobando anche i riferimenti valoriali, culturali e altro. Tra queste inserisco il microcosmo educativo che caratterizza la vita di una classe, la quale dipende anche dal numero degli alunni (v. classi-pollaio).

E’ innegabile che una parte di responsabilità è imputabile agli insegnanti, che risultano in ritardo nella comprensione dei cambiamenti cognitivi, relazionali, affettivi dei nostri ragazzi indotti dall’uso compulsivo dei diversi dispositivi elettronici (smartphone, tablet, pc ) , ma da qui sposare la tesi classica di natura lineare di buon insegnamento = buon apprendimento è un azzardo. Ma sappiamo benissimo che il Meeting di Rimini è un’occasione per alcuni personaggi per parlare. parlare, parlare.

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