Il Parlamento e il Governo hanno trovato una soluzione condivisa sui nuovi esodati, quelli eccedenti i 120.000 già salvati con i precedenti interventi. Se non saranno sufficienti gli eventuali risparmi derivanti dai 9 miliardi stanziati in apposito fondo e i 100 milioni aggiunti con la legge di Stabilità, allora saranno deindicizzate le pensioni più alte. Si tratta del blocco dell’adeguamento al costo della vita delle pensioni sei volte più alte del trattamento minimo che oggi è pari a 481 euro al mese, in altre parole sarebbero interessate le pensioni che superano 2.886 euro al mese.
Attualmente, secondo la classificazione delle pensioni per classi di importo, quelle tra 2.500 euro al mese e 3mila sono quasi 226mila, parte delle quali subirà la penalizzazione. A queste si aggiungeranno le 265 mila che già superano 3 mila euro. Esiste però una possibilità che il blocco della perequazione non scatti.
L’emendamento prevede, infatti, che entro il 30 settembre 2013 il governo monitorerà gli esodati. Nel caso in cui l’esito di tale monitoraggio riveli la disponibilità di risorse continuative a decorrere dall’anno 2014, entro i successivi 30 giorni, con decreto del presidente del Consiglio la rivalutazione delle pensioni superiori a 6 volte il minimo potrà essere ripristinata anche del tutto.
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