Possiamo dire che le “pillole del sapere” del girono dopo non interrompono la nascita dei sospetti , ma al contrario, proprio per le stesse dichiarazioni registrate da parte dei protagonisti, li alimentano e fanno nascere nuovi interrogativi. Si tratta di una matassa ingarbugliata, dove nessuno si assume responsabilità , ma si gioca a passarsi di mano in mano la patata bollente, cucinata magistralmente dalla redazione di Report. Sentite le dichiarazioni rilasciate alla Tecnica della Scuola, da parte del dott. Giovanni Biondi e da parte dell’ex direttore generale del Miur Massimo Zennaro , nascono spontanee alcune domande:
1. Le pillole del sapere durano 13 minuti come sostiene il dott. Biondi oppure 3 minuti come sostiene il servizio di Report? Se fosse vero, e non abbiamo motivo di credere il contrario, quello che sostiene Biondi sulla durata dei filmati, perché la Gabanelli ha discreditato il Miur, parlando di una durata dei filmati di solo 3 minuti?
2. Perché Biondi e Zennaro si affannano nel dire chi è il responsabile sulla composizione del gruppo di lavoro che ha approvato i contenuti realizzati dall’azienda multimediale? Biondi sostiene che il responsabile è Zennaro, che prima delle sue dimissioni avrebbe scelto questo tavolo di lavoro.Il dotto Zennaro invece, invia alla nostra redazione, in via esclusiva, un allegato che dimostra che il responsabile dell’insediamento è Biondi. Perché questo rimpallo delle responsabilità?
3. Perché il dott. Giovanni Biondi ci tiene a smarcarsi sostenendo che lui non c’entra niente e che il suo unico ruolo è stato solo quello di far insediare le commissioni?
4. Perché Zennaro dubita sui poteri decisionali e di spesa del tavolo di lavoro insediato dal dott. Biondi?
5. Cosa risponde Report alle querele per furto e ricettazione di un DVD, che era custodito nell’abitazione privata dei coniugi Ambrogetti-Sbressa ?
6. Quella di Report nei confronti della Sbressa e del canale del digitale terrestre ABC è diffamazione o verità?
Questi interrogativi , siamo sicuri, troveranno delle risposte in modo che le pillole del giorno dopo interromperanno definitivamente la nascita di sospetti e, porteranno, speriamo, la verità delle responsabilità di quello che sembra ormai certo, un chiaro spreco di risorse pubbliche, per agevolare interessi privati.
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