Dopo il voto elettorale alle amministrative del 31 maggio, il Ddl 2994 sarà votato dai senatori della Repubblica.
Questo passaggio al Senato non sarà privo di sorprese, visti gli esigui numeri proposti dalla maggioranza di Governo.
Uno dei punti maggiormente criticati nella riforma renziana della scuola è la tanto chiacchierata figura del Preside sceriffo, ovvero del Dirigente scolastico indiscusso sindaco, padrone della propria scuola e dei propri sottoposti.
Ma il Preside sceriffo quante pistole dovrà avere per far passare con esito positivo il Ddl 2994 anche al Senato ?
Da una parte c’è la minoranza Dem, che vorrebbe un dirigente scolastico senza pistole, armato solo della sua autorevolezza professionale ed umana. Dall’altra parte c’è Forza Italia che auspica un Ds sceriffo con 2 pistole, sul tipo di quello descritto da “La Buona scuola “ prima del suo passaggio alla Camera dei deputati, ovvero prima dell’interferenza degli emendamenti al testo originale.
A tal proposito proponiamo alcune riflessioni su quest’immagine del DS all’insegna del Far West.
Una prima immagine del DS post emendamenti del tipo: “ Il preside dovrà essere una figura responsabile, che sia in grado di rispondere degli esiti delle scuole. Un Dirigente scolastico che fornisca l’indirizzo del Piano dell’offerta formativa triennale, mentre il collegio dei docenti si occuperà della fase elaborativa e il Consiglio d’istituto interverrà successivamente ad approvare il documento finale ( DS sceriffo senza pistole ) “. Questa prima immagine garantirebbe un probabile voto compatto del PD.
L’altra immagine proposta del DS pre – emendamenti, più vicina al desiderio dei partiti di destra è: “Preside-sindaco che detta le modalità e i tempi dell’azione educativa nella propria scuola, così come è stata immaginata dalla coppia Renzi – Giannini ( DS sceriffo con 2 pistole )”.
Questa seconda immagine ammorbidirebbe le posizioni di contrasto al DdL di Forza Italia.
Verrebbe da dire che il numero di pistole che verrà dato al futuro Dirigente scolastico, determinerà l’andamento del voto sul Ddl scuola al Senato.
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