Politica scolastica

Le pratiche del Miur per danneggiare i Licei musicali

Dopo il clamore e le aspettative, che suscitò la nascita dei Licei musicali e coreutici, attesi da decenni e infine operativi dall’anno scolastico 2010-2011, sembrano schiaffi forti quelli inferti dal Miur al loro apparato didattico e normativo.

Si vogliono forse smantellare i Licei musicali?

In altre parole si ha la sensazione che si stia cercando di smantellarli a colpi di piccozza, imponendo regole che non si capisce a cosa siano funzionali e a quale logica rispondono.

Infatti con il decreto 382 del Miur, si obbligano i Licei a consentire l’iscrizione al primo anno solo ai ragazzi che siano in grado di suonare lo strumento per il quale chiedono la frequenza, brani cioè che generalmente si eseguono al 4° anno dei conservatori.

Lo sbarramento

Una sorta di sbarramento in ingresso, uno dazio, perché l’aspirante, davanti a una commissione, deve dimostrare di saper suonare brani che presuppongono competenze di un certo livello. E questo vale per tutti, anche dunque per gli alunni della secondaria di primo grado, che hanno studiato già per tre anni uno strumento, ma ai quali non basta più la pagella coi voti e i giudizi conseguiti ed espressi dai loro insegnanti, ma occorre una prova pratica, un esame collegiale, un riscontro oggettivo insomma sul campo.

Inverosimile.

È come chiedere agli studenti che volessero iscriversi all’alberghiero di preparare dei manicaretti speciali o a chi intende frequentare il liceo classico una versione di latino.

Scoraggiare la frequenza

A parte dunque la schizofrenica richiesta dell’esame collegiale, la sensazione che si ha è quella di un Miur che vuole, con ingannevoli facezie, scoraggiare la frequenza dei Licei Musicali e mette a questo scopo “strumentalmente” bastoni tra le ruote, iniziando dalla riduzione delle ore di strumento, fatte passare da due a una a settimana, e continuando con gli esami propedeutici all’iscrizione.

Forse ne inventerà altre limitazioni, di sicuro sta cercando di frenarne lo sviluppo.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Un docente che non ha tempo di insegnare è la morte della scuola: esplode il dibattito sulla troppa burocrazia. È davvero così?

I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…

22/11/2024

Valutazione dirigenti scolastici, incontro al Mim. Flc Cgil: “Da garanti dell’autonomia garanti di disposizioni impartite dall’alto”

Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…

22/11/2024

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la lettera di Valditara alle scuole – PDF

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…

22/11/2024

Mobilità 2025-2028, che punto è la trattativa? Quali novità sulle precedenze? Risponde l’esperto

Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…

22/11/2024

L’insegnante aggredita da 30 genitori è indagata: “Atto dovuto”. Lei replica: “Non verrà fuori nulla di compromettente”

L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…

22/11/2024

Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole: Valditara ricorda le vittime e rinnova l’impegno delle istituzioni

“Nella Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, il mio pensiero commosso va alle vittime…

22/11/2024