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Le proposte dei PSP e di SBC sulla bozza del decreto legge sulla fine dell’anno scolastico

Letta la bozza dell’imminente DL con le Misure urgenti per gli esami di Stato, la regolare valutazione dell’anno scolastico 2019/2020, la regolare conclusione dell’anno scolastico 2019/2020 e l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2020/21, i  Partigiani della Scuola Pubblica e Scuola Bene Comune obiettano che, a dispetto della parola agile, e con uso improprio delle parole “regolare” (in un momento fuori dall’ordinario, da ogni prassi, routine, buona regola consolidata) e “ordinato” (venendo meno la sequenza in naturale sincronia di tutte le attività educative, didattiche e di reclutamento, che questo DL vuole sistematizzare anche se – si apprende – “soltanto” a breve e medio termine), i meccanismi espressi nei 3 articoli del testo complicano, più che semplificare (in dissonanza con quanto espresso in ogni comparto strategico del sistema italiano), le attività analizzate.

Con tale decreto sugli studenti e sui docenti graveranno oneri, che possiamo facilmente assimilare ai debiti economici sulle giovani generazioni negli anni a venire di cui tutti i ministri hanno parlato.
I PSP ed SBC trovano poco equo se non ingiusto, nel dettaglio che:
– sui candidati esterni siano stabiliti percorsi differenti dai candidati interni, menzionando sessioni straordinarie e attività in presenza, con mancanza di tutela per gli stessi, i docenti e tutto il personale della scuola coinvolto per adempiere a tali attività in presenza;
– sia normata la necessità di recuperi nell’a.s.2020/21, con una prevedibile quanto irragionevole programmazione di attività di recupero aggiuntive a partire dal primo settembre, per gli apprendimenti interrotti nell’anno scolastico in corso, quando tale svantaggio non è dipeso né dal personale docente, né dagli studenti, né dalle loro famiglie;
– la valutazione finale tenga conto della DAD, attività che non può essere assimilata all’attività svolta da settembre a inizio marzo in presenza
– la revisione dei criteri di eccellenza, in virtù della DAD, che ha amplificato divari e svantaggi invece di ridurli;

PERTANTO, fatte queste considerazioni PSP ed SBC propongono che:
– per i candidati esterni non si stabiliscano percorsi differenti da quelli interni;
– non si effettuino variazioni sull’avvio dell’anno scolastico in ragione di attività di recupero aggiuntive in termini di valutazioni dei debiti, ma sia cura di ogni docente individuare, come da prassi annuale, attività graduali per la ripresa dell’anno scolastico, consolidando e recuperando ove necessario gli apprendimenti pregressi;
– la DAD non rientri nei criteri di valutazione finale anche in considerazione del fatto che non esistono criteri atti a garantire che tutti gli Studenti siano stati nelle condizioni di fruirne allo stesso modo;
– non vengano rivisti i criteri di eccellenza,

Scuola Bene Comune 
Partigiani della Scuola Pubblica

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