Dopo la grande manifestazione del giorno 17/3/2015 organizzata dal Conitp a Palazzo Montecitorio come preannunciato, nel resoconto della manifestazione di ieri, il presidente del Conitp prof. Crescenzo Guastaferro, il vicepresidente prof. Antonio D’Ascoli, e il prof. Salvatore Perrella hanno incontrato il 18 marzo l’on. Pittoni per discutere su proposte alternative alla “Buona Scuola”.
L’on. Pittoni ha ascoltato attentamente le osservazioni e le proposte del Conitp, condividendole in pieno, ed appoggiandole, essendo stato, nel corso del tempo, sempre sensibile alla causa dei precari.
Infatti l’on. Pittoni è stato uno dei promotori dei percorsi abilitanti speciali, avendone seguito l’iter fino alle ultime battute. Concordava con il Conitp sulle aspettative dei precari, create dallo Stato nel corso degli anni, a cui è doveroso oggi dare soddisfazione.
In particolare condivideva il documento stilato dal Conitp insieme ai suoi associati come controproposta alla “Buona Scuola”, che è stato il punto di partenza per l’inizio di un colloquio cordiale e disteso che si è protratto per oltre un’ora e mezza presso gli uffici del Ministero dell’istruzione a Roma.
Durante l’incontro il Conitp ha fatto presente che diversi articoli presenti nel D.L. sono incostituzionali (dalla chiamata diretta per i docenti precari e di ruolo, al blocco delle supplenze dopo 36 mesi di servizio al personale docente e Ata), sui temi trattati l’ex senatore ha condiviso le osservazioni del Conitp.
Con la promessa di incontrarsi a breve nuovamente, per un confronto sereno e costruttivo come quello di oggi, abbiamo lasciato a Pittoni la nostra proposta di riforma della scuola, nella continuità delle aspettative dei precari, da un lato, e della realizzazione della “vera Buona Scuola” dall’altro.
Come sempre Pittoni con grande senso di responsabilità, di equità e di giustizia ha promesso una lotta serrata contro le norme contenute nel D.d.L. che danneggiano la scuola e i lavoratori della scuola docenti e Ata.
Vi riportiamo di seguito le proposte e discussioni del Conitp, per la “Vera Buona Scuola”.
1) I precari della scuola inseriti nelle graduatorie ad esaurimento sono oltre 149.000. Compresi gli insegnanti della scuola dell’infanzia. Ma precari sono anche i docenti presenti nella seconda fascia d’Istituto, con esperienza decennale e almeno un’abilitazione. Poi ci sono i docenti inseriti nelle terze fasce d’istituto. Inutile organizzare ulteriori concorsi a cattedra con tutto questo personale formato e già in cattedra.
2) Il Conitp ritiene che l’unico strumento legittimo per l’attribuzione delle supplenze siano e rimangano le graduatorie. Esse sono il cardine del sistema scuola fondato sulla Costituzione, le leggi dello Stato, il Ccnl. L’attribuzione degli incarichi ai docenti deve avvenire solo ed esclusivamente attraverso questo mezzo.
3) Proponiamo una graduatoria provinciale/regionale ad esaurimento in alternativa alla seconda fascia d’Istituto, e la sopravvivenza della terza fascia d’Istituto in quanto indispensabile per fronteggiare il bisogno di supplenti durante il corso dell’anno scolastico.
4) Il Conitp ritiene che fino all’esaurimento della seconda fascia di Istituto , oltre che delle graduatorie permanenti e della terza fascia d’Istituto, i supplenti devono essere attinti da esse, in quanto il sistema scuola può essere soggetto solo a “gestione”, e per far si che essa sia efficiente, deve poter contare su un numero di docenti supplenti cospicuo, oltre che preparato. Gli imprevisti che possono presentarsi durante l’anno scolastico possono essere numerosi e bisogna essere certi di poter contare su personale valido, come quello presente nelle attuali graduatorie.
5) Il Conitp ritiene doveroso organizzare la formazione dei docenti nelle singole scuole. I docenti sono stanchi di fare autoformazione, spesso distanti da casa e a proprie spese.
6) Il Conitp ritiene che le classi pollaio si possono superare semplicemente aumentando le assunzioni dalla seconda e terza fascia d’Istituto.
7) Il Conitp sostiene che l’apertura pomeridiana delle scuole può essere uno strumento valido per allargare l’offerta formativa, soprattutto dopo la diminuzione del tempo scuola operato dalla riforma Gelmini, che ha fatto diminuire la potenza formativa delle scuole.
8) Secondo il Conitp le scuole paritarie hanno uguale dignità di quelle statali, insieme ai docenti che vi insegnano. Per loro chiediamo la stessa attenzione dei docenti che hanno svolto la loro gavetta nelle scuole pubbliche.
9) La chiamata diretta secondo il Conitp è incostituzionale deve essere abolita ne i precari ne i docenti di ruolo devono essere scelti a caso dal dirigente scolastico.
10) Il blocco dei 36 mesi è incostituzionale e danneggia docenti e Ata, non si possono mandare a case docenti e personale Ata dopo 36 mesi di servizio.