Nelle scuole “c’è un clima diverso rispetto a prima dell’estate: al di là delle azioni di posizionamento, c’è la volontà di costruire una scuola migliore”.
A sostenerlo è stato il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, commentando la striscia di manifestazioni e scioperi previste nel mese di novembre contro il mancato rinnovo del contratto e l’adozione della riforma della Buona Scuola.
Interpellato a margine dell’incontro al Miur sui rapporti di autovalutazione degli istituti, il sottosegretario ha tenuto a specificare che “rispetto a quello che accadeva qualche mese fa, quando sembrava che mettessimo in piedi una riforma che danneggiava la scuola, mi sembra che ci sia un clima molto diverso: si è riusciti a far comprendere che questa azione è positiva”.
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Faraone ha quindi accennato anche ai motivi che secondo il Governo avrebbero placato le proteste del mondo della scuola: “ci sono più soldi in cassa, più insegnanti, abbiamo dato strumenti per far funzionare quanto previsto nella Legge 107 come i laboratori e l’alternanza con il lavoro, abbiamo avviato tavoli sui decreti attuativi per elaborare proposte. C’è un’azione in discesa”.
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