La formula delle prove Invalsi deve essere assolutamente cambiata. Ora le prove nazionali di Italiano e Matematica che vengono somministrate agli Esami di Stato per il primo ciclo d’istruzione provengono direttamente dal Ministero di Viale Trastevere e gli alunni li eseguono durante le prove d’esame.
Poi i fascicoli vengono corretti dai docenti della scuola e, a volte, i risultati non corrispondono alle reali competenze di Italiano e Matematica acquisite dagli alunni, per cui si ha l’impressione che i dati forniti dalle prove Invalsi siano maggiorati rispetto al vero.
Come ovviare a tale inconveniente? Un esempio di oggettività ci viene fornito dalla prova preselettiva svolta dai candidati all’ultimo concorso a cattedre, ossia computer based, dove ogni alunno dovrà svolgere i quesiti di italiano e matematica ed anche di lingua straniera direttamente sul computer ed inviare le risposte.
In tempo reale il sistema elabora le risposte fornite dall’alunno, e fornisce il risultato. Ovviamente si tratta di un risultato della prova acquisito in tempo reale e, quindi, molto…ma molto oggettivo. In questo modo si ha la possibilità di monitorare le reali conoscenze dell’alunno acquisite nell’arco del triennio e gli si dà la possibilità di autovalutarsi, ossia di capire le sue obiettive capacità di apprendimento. Lo studente se prende tre, quattro, cinque deve rendersi conto che qualcosa nella sua preparazione non va e questo deve servirgli da sprone a fare sempre meglio e, di conseguenza, ad impegnarsi per il futuro.
Se uno studente viene sopravvalutato delle proprie capacità si costruisce un’eccessiva autostima e non si rende conto che proseguendo negli studi avrà sempre maggiori difficoltà a competere nella vita e nel mondo del lavoro.
La certificazione delle competenze deve essere reale e riportare esattamente la fotografia esatta del curriculum scolastico dell’alunno senza alterazioni. Perché cosa serve alterare le competenze? Anzi, di converso, gli procuriamo un danno, lo lasciamo nella autoconvinzione che le sue conoscenze di italiano, matematica e di lingua straniera sono molto positive quanto, in realtà non lo sono.
Un ruolo importante nel far capire all’alunno che il voto è il frutto di un lavoro scolastico serio ed un impegno costante devono svolgere i genitori, cercando di guidarli e spronarli a fare sempre meglio. Solo con la consapevolezza dei propri traguardi lo studente matura e prende coscienza di sé e del mondo che lo circonda, altrimenti resta uno sconfitto della società con la quale un domani dovrà andare a sbattere!
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