Categorie: Alunni

Le prove Invalsi propedeutiche agli esami di Stato

La presidente dell’Invalsi, Anna Maria Ajello, a colloquio con Il Sole 24 Ore, spiega il futuro delle prove Invalsi e il loro ingresso al quanto anno della scuola secondaria di secondo grado. 

Le prove infatti saranno somministrate tramite computer (sfruttando le dotazioni presenti in ciascun istituto), coinvolgeranno tutti i circa 500mila maturandi l’anno e i singoli esiti verranno attestati e si stanno ancora discutendo le modalità più opportune.

«Le prove in quinta superiore- dice la presidente- testeranno le capacità dei ragazzi in tre competenze fondamentali italiano, matematica e inglese. Con le nuove regole la partecipazione a questi test è obbligatoria, in quanto diventa un vero e proprio requisito di ammissione alla maturità».

Con l’obbligo si vuole in pratica fornire a famiglie e studenti, a partire dai nuclei meno abbienti, informazioni oggettive dei livelli raggiunti, utili per il successivo studio universitario, rivisitando i vari test d’ingresso, o per l’eventuale ingresso nel mondo del lavoro, sia in Italia che all’estero.

«In questo il nostro Paese si sta adeguando, un po’ in ritardo, alle migliori esperienze internazionali, penso soprattutto a Francia, Germania e Paesi del Nord Europa – ha aggiunto Ajello -. E anche alcuni atenei si sono mostrati interessati potendo disporre di maggiori informazioni attendibili sulle neomatricole»

 

{loadposition deleghe-107}

 

Se per italiano e matematica non ci saranno particolari modifiche, la novità principale, venendo somministrate computer based e in un arco temporale di un paio di settimane, è che saranno test “equivalenti”, composti, di volta in volta, da blocchi di domande di identica difficoltà, “componibili” poi al momento della consegna ai ragazzi.

Tuttavia, scrive Il Sole 24 Ore, la vera novità è rappresentata dalla prova d’inglese, che farà il suo esordio assoluto: si partirà con 30-40 domande per verificare le competenze ricettive: ascolto, comprensione e lettura di un testo, grammatica-uso della lingua.

 In futuro, e con un approccio graduale, si pensa già di poter testare pure le competenze produttive: scrittura e parlato, lasciando forse spazio ai docenti per “personalizzare” in parte la prova.

In quinta superiore bisognerà che i ragazzi raggiungano un livello di conoscenza della lingua straniera pari a B2, in terza media sarà sufficiente il livello A2, e in quinta primaria ci si accontenterà di A1.

Analogamente agli studenti, si ipotizza di far partire corsi di formazione ad hoc con cadenza annuale per gli insegnanti.

Nell’ultima classe della scuola secondaria tutte e tre le prove, italiano, matematica e inglese, si dovrebbero svolgere in un periodo compreso tra novembre 2018 e gennaio 2019 per non “caricare” troppo gli studenti impegnati nella preparazione dell’esame di Stato.

In terza media, la prova Invalsi non farà più parte dell’esame di licenza, ma si svolgerà ad aprile.

«Come tutte le prime volte ci aspettiamo un processo di implementazione e miglioramento – evidenzia Ajello -. Ma anche risparmi per l’Erario. Il prossimo traguardo potrebbe essere l’inserimento nelle prove di quesiti di educazione finanziaria: qui siamo ancora alla fase di studio preliminare, assieme a Miur e Bankitalia».

Scemati i boicottaggi del passato e dopo l’esordio del questionario studenti online, «siamo rimasti piacevolmente sorpresi nei risultati finali. Abbiamo raccolto oltre 100mila questionari in più, con un tasso di copertura superiore all’85% delle scuole. E mancano all’appello ancora i ragazzi nelle aree colpite dal sisma, a cui saranno dati tempi supplementari. Gli scorsi anni il tasso di copertura si fermava al 70%. Questo significa che valorizzare l’autonomia degli istituti, con calendari adattabili, e semplificare le prove, grazie alla tecnologia, si è rilevata una scelta apprezzata dagli insegnanti».

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Docente aggredita da 30 genitori Scanzano: disposta una ispezione; Valditara parla di “imbarbarimento”, Frassinetti di “episodio di tensione”

L’episodio di Scanzano ribalta quasi completamente la “narrazione” sul tema della violenza a scuola a…

16/11/2024

Consiglio di classe: si può svolgere anche in modalità online e il verbale della seduta precedente non è un atto soggetto al voto di delibera

Un docente, nostro assiduo lettore, ci pone una domanda interessante: "Sarebbe possibile svolgere la seduta…

16/11/2024

Genitori aggradiscono docente, MIM: disposta ispezione nella scuola di Scanzano dall’ USR Campania

In relazione ai gravi fatti successi a Scanzano, dove 30 genitori hanno aggredito una docente…

16/11/2024

Contratto mobilità docenti e Ata 2025, nuove deroghe ai vincoli già fine novembre? Cozzetto (Anief): ci stiamo lavorando

“Riuscire ad ampliare le deroghe già ottenute con la mobilità del personale scolastico dello scorso…

16/11/2024

Docente aggredita scuola da 30 genitori inferociti finisce in ospedale per trauma cranico

Nei giorni scorsi, a Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia (Napoli), una docente di sostegno…

16/11/2024

Mense scolastiche, tra controlli, irregolarità e proteste dei genitori

La qualità del cibo servito nelle mense scolastiche torna al centro dell’attenzione dopo recenti episodi…

16/11/2024