Tutto ciò che c’è da sapere sul trattamento di fine rapporto in una circolare.
E’ l’ultimo provvedimento sul Tfr emanato dall’Inpdap, che ha fatto chiarezza sull’intera disciplina che, a tutt’oggi, non ha ancora ottenuto piena attuazione.
La riscossione del Tfr, in molte parti d’Italia, resta ancora una sorta di lotteria, che viene vinta solo da pochi fortunati.
In ogni caso i termini per la liquidazione sono perentori: 105 giorni per i contratti che si risolvono per "cause naturali" e 180 giorni per licenziamenti e dimissioni.
Termini rimasti, evidentemente, solo sulla carta. Specie se si pensa che le scuole dovrebbero provvedere alla compilazione e all’inoltro all’Inpdap del modulo per la liquidazione delle spettanze entro appena 15 giorni.
Ad ogni buon conto, secondo quanto riportato nella circolare dell’ente previdenziale, il Ministero dell’Istruzione dovrebbe fornire, a breve, alle scuole le indicazioni per svolgere gli adempienti a carico delle segreterie. E dovrebbe essere imminente anche la pubblicazione e la diffusione del nuovo modulo tfr/1 (il modello da compilare e trasmettere all’Inpdap) nel quale dovrebbe essere riportato anche un riquadro, che dovrà essere compilato direttamente dal lavoratore interessato.
E nel frattempo maturano gli interessi di mora per l’esercito dei supplenti che, fino ad ora, non ha ancora ricevuto nulla e che dovranno essere obbligatoriamente versati all’atto della liquidazione del Tfr.
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